Napoli – Sei zone, quelle utilizzate per suddividere l’Italia secondo la differenziazione climatica della nazione, quella utile per regolamentare l’accensione dei termosifoni. Un tasto delicato in un periodo di rincari energetici e idee di risparmio per le famiglie.
Limiti di temperature con la riduzione di un grado e riduzione delle ore di accensione, per un massimo di 13 ore giornaliere: misure utili per cercare di contrastare l’arrivo di bollette che si preannunciano pesanti.
Nella segmentazione, la Campania è suddivisa tra le zone C e D. Nella prima sono finite Napoli e Caserta, con 9 ore giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo. Avellino, Benevento e Salerno in Zona D con 11 ore giornaliere a partire dall’8 novembre al 7 di aprile.
Temperature meno rigide in autunno e questa crisi energetica, hanno portato alcuni sindaci a spostare in avanti la data di accensione dei riscaldamenti. Un’attivazione che sta per partire in tre delle cinque province della Campania.
foto tratta da Il Sole 24 ore