Tempo di lettura: 2 minuti

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del Responsabile Dipartimento Sanità Medicina Democratica sezione di Salerno in merito ai problemi del pronto soccorso dell’ospedale Ruggi.

“Da mesi è sotto gli occhi di tutti la colpevole incapacità della Dirigenza del Presidio Ospedaliero Ruggi, della Dirigenza dell’ASL SA e degli altri Ospedali della Provincia di Salerno ad assicurare un’assistenza efficace, dignitosa ed umana ai pazienti che si recano nei vari pronto soccorso.

Le difficoltà si verificano soprattutto per le patologie tempo-dipendenti (infarto cardiaco, ictus cerebrale, trauma maggiore e sepsi).

Segnalazioni di numerosi cittadini, di Associazioni di utenti, di Cittadinanzattiva-Tribunale dei diritti del malato-Salerno e di Organizzazioni Sindacali, hanno evidenziato un contesto di paura, di angoscia e, quindi, da allarme sociale.

Spesso molti pazienti sono costretti a sostare per diversi giorni nel pronto soccorso, prima di essere trasferiti nella degenza specifica; si sentono abbandonati non avendo il contatto ed il conforto dei familiari (situazione angosciante soprattutto per i più fragili); i familiari vivono ore di paura e di impotenza perché non riescono ad avere notizie certe e costanti dello stato di salute dei propri cari.

Tutto ciò assume una dimensione ancora più drammatica e preoccupante per la Provincia di Salerno e per la Regione Campania che hanno il più alto numero di patologie oncologiche, di morti evitabili, e l’aspettativa di vita più bassa fra tutte le regioni d’Italia.

Le cause sono da attribuire alla carenza di medici, di infermieri ed altro personale sanitario, ma principalmente all’incapacità di organizzare una efficace Medicina Territoriale che servirebbe anche a limitare i ricorsi impropri ai Pronto Soccorso.

CHIEDIAMO:

  • che il Sindaco di Salerno e la Conferenza dei Sindaci dell’ASL di Salerno intervengano per svolgere il loro ruolo istituzionale di controllo e di verifica della qualità delle prestazioni erogate e sui tempi di erogazione delle stesse (liste di attesa); favorire, altresì, una stretta collaborazione tra Azienda Ospedaliera ed ASL per affrontare le varie criticità;

  • che vengano attuate le indicazioni del DL n. 77, a partire dalla riorganizzazione delle strutture ambulatoriali esistenti su tutto il territorio dell’ASL SA e dal rispetto degli standard del decreto stesso;

  • di favorire la partecipazione delle associazioni di utenti ed OOSS nella progettazione e programmazione dell’assistenza sanitaria e socio-sanitaria, come raccomandato dal PNRR e dal DL n. 77″.