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Benevento – Sabato pomeriggio i Sanniti Five Soccer affronteranno il Calvi per la terza giornata di campionato, sarà anche il terzo confronto stagionale tra le due compagini considerando l’andata e il ritorno in Coppa Campania. Lo score recita finora una vittoria per parte, ma la prima delle due, in casa Sanniti, è stata fondamentale poi per la qualificazione del Calvi. A parlare quindi di questa sfida, abbiamo il capitano Mario Pastore, assente per squalifica nelle prime due giornate, per via di una espulsione ricevuta nel ritorno del playout della scorsa stagione
 
Ciao Mario, finalmente torni a disposizione della squadra, da fuori hai assistito alle prestazioni dei tuoi compagni contro il Borgo Five e contro l’Acerra, cosa deve fare la squadra per uscire da questo difficile inizio di stagione che ha visto i giallorossi vincenti solo proprio contro il Calvi, in trasferta, con la loro qualificazione però già acquisita?
Hai usato la parola giusta: “finalmente”. Ho cercato di aiutare i miei compagni incitandoli dagli spalti, e aiutandoli durante la settimana negli allenamenti, cercando di trasmettere quella carica agonistica che mi appartiene e contraddistingue da sempre, e devo dire che i ragazzi, tralasciando la prima dove a parte le nostre assenze, hanno avuto a che fare con il Borgo Five che ha una rosa davvero molto forte, in casa contro l’Acerra nel primo tempo è mancato quel pizzico di cattiveria agonistica che poi è uscito fuori nella seconda parte di gara. Sabato, indipendentemente dal Calvi, sono contento di poter scendere di nuovo in campo e di poter dare il massimo per questi fantastici colori.
 
Oltre al tuo ritorno, si attendono anche quelli di altri giallorossi che finora pure erano risultati assenti, per motivi vari (infortuni, squalifiche, lavoro), pensi che tornando “al completo” la situazione possa ribaltarsi?
La dirigenza in estate ha allestito una squadra di tutto rispetto, cercando di effettuare un giusto mix tra giovani e “vecchietti”. Purtroppo questi ultimi, e mi ci metto anche io, per vari motivi hanno dato solo un piccolo aiuto. I ragazzi stanno dando tutto, sia in allenamento che nelle partite, e io sono molto orgoglioso di essere il loro capitano. Quello che ci manca è solo una vittoria per poter avere maggiore fiducia nelle nostre capacità, perché al completo sono sicuro che la nostra è una squadra che darà filo da torcere a tutti.
 
Ti sarà già capitato di affrontare “crisi” simili di risultati e di unione di intenti. Qual è quindi la ricetta “del capitano” per uscire fuori da questa negatività e far svoltare la stagione per il meglio?
Sono in questa società dalla sua nascita; insieme abbiamo condiviso gioie e dolori, retrocessioni, salvezze e promozioni; una cosa ci ha sempre contraddistinto: il lavorare sodo cercando di costruire sempre la base di una famiglia. Sì, perché noi non siamo semplicemente una squadra, siamo una famiglia. Questa è la mia ricetta “da capitano” per uscire fuori da questa crisi.