È finita in Tribunale l’incredibile vicenda dell’infermiera della Asl di Pontecitra che nel febbraio 2021 si recò al lavoro per diversi giorni nonostante fosse positiva al Covid. All’epoca il caso fece scalpore ed ora, in virtù dell’azione legale promossa dalle associazioni Codici, Codici Campania e Codici Salute, è approdato in aula, con il Tribunale di Nola che ha disposto il rinvio a giudizio della donna.
“Una storia gravissima – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, perché il comportamento dell’infermiera ha messo a rischio la salute di lavoratori e pazienti. Tutto ciò in un periodo difficilissimo sul fronte della pandemia”.
“Il caso fu denunciato dal sindacato – ricorda Giuseppe Ambrosio, Segretario di Codici Campania – e decidemmo di intervenire con un esposto vista la gravità delle contestazioni e le conseguenze di un atteggiamento sconsiderato. L’infermiera si era positivizzata il 3 febbraio ed è andata tranquillamente al lavoro fino al 10 febbraio, tra l’altro sembrerebbe senza indossare nemmeno la mascherina. In quel periodo ha messo a rischio la salute dei dipendenti ed anche dei pazienti. E parliamo di categorie deboli ed a rischio, come neonati, gestanti ed anziani. A scoprirla fu la Polizia Locale. I vigili urbani si erano recati presso la sua abitazione per un controllo, ma non la trovarono perché era al lavoro, nonostante la quarantena obbligatoria. Accogliamo positivamente il rinvio a giudizio disposto dal Tribunale. Ieri si è svolta un’udienza ed eravamo in aula per difendere chi, tra dipendenti e pazienti, ha visto mettere in pericolo la propria salute dal comportamento gravissimo dell’infermiera”.