Via pec o l’evergreen postino che bussa sempre due volte. Una cartella esattoriale quando deve arrivare, arriva sempre a destinazione. A chiunque abbia omesso versamenti, contraendo un debito con l’erario. Capita anche all’Ordine degli Avvocati di Napoli: dal 2008 il debito accumulato è di oltre un milione di euro, oneri (tanto cari agli avvocati) a parte.
La maggioranza delle toghe napoletane è compatta sulla soluzione da trovare al salasso: “rateizziamo”. Tutti tranne tre consiglieri di “opposizione”, gli avvocati Eugenio Pappa Monteforte, Sabrina Sifo e Ilaria Imparato. I tre legali, hanno in primis reso pubblica la questione, poi si sono rifiutati di firmare il piano di rateizzo, chiedendo ufficialmente “una relazione scritta”.
Ed è dunque partita la caccia al responsabile. Al momento è stato sospeso il direttore amministrativo dell’Ordine, reo di “aver perso di mano la situazione” secondo l’ammissione del presidente Antonio Tafuri, che ha scoperto del buco quando l’Agenzia delle Entrate ha pignorato un credito di 60mila euro che l’Ordine vantava nei confronti del CoreCom.
Intanto i tre dissidenti hanno chiesto, durante l’ultima seduta del consiglio, l’audizione del direttore amministrativo, subito respinta dalla maggioranza, spingendo la triade di legali a presentare un esposto per “fugare qualsiasi dubbio sulla correttezza dell’operato di ognuno”. Dopo il rigetto, sono passati agli esposti: se ne contano due al momento, alla Procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti.
Situazione in divenire, intanto è j’accuse.