Il Movimento 5 Stelle si riorganizza e guarda al futuro in tutta Italia. Dopo la primissima fase movimentista dei meetup e del ‘vaffa’, quella dell’ingresso nella ‘scatoletta’ delle istituzioni, dopo il periodo ‘governista’, adesso i ‘figli di Beppe’ stanno per entrare nella fase 4.0. Nel prossimo futuro definire i Cinque Stelle ancora un movimento o un partito sarà solo una scelta puramente linguistica, poiché nella sostanza gli stellati, a partire dall’ex premier Conte, vogliono strutturarsi e radicarsi sui territori, laddove, sino alle recenti elezioni politiche, erano i parlamentari a fungere da riferimenti per le istanze locali.
Con il netto calo del numero di deputati e senatori, al Movimento serve ed urge creare una scala piramidale di raccolta e proposta delle istanze territoriali, ma pure capace di organizzazione e ‘gestire’ la politica locale. In questo quadro, anche sui territori campani, c’è fermento ed in alcuni casi vera e propria fibrillazione. Non si sottrae alla questione il Sannio, laddove un nome in pectore c’è già per la carica di responsabile/referente/segretario provinciale.
Se non ora, quando? Se non lei, chi altro?
Logicamente il riferimento va a Sabrina Ricciardi, l’avvocatessa beneventana fresca di saluti e trasloco dagli scanni di Palazzo Madama che è tornata a Benevento con la ferma intenzione di restare nel Movimento e proseguire il proprio percorso politico. Del resto la Ricciardi è l’unica del ‘poker’ di eletti del Movimento nel 2018 che si è ricandidata con i 5 Stelle nello scorso settembre. In due sono emigrati altrove (Ianaro si è aggregata al Pd e Maglione ha seguito Di Maio) mentre una parlamentare (De Lucia) ha deciso di non ricandidarsi.
E dunque: Se non ora, quando? Se non lei, chi altro?
Ma soprattutto perché mai non dovrebbe essere la Ricciardi a tenere le fila provinciali del Movimento 5 Stelle 4.0 che sta disegnando e ricostruendo Giuseppe Conte del quale la sannita è stata sostenitrice fedele e apprezzata collaboratrice, tanto da meritare la nomina nel ristretto novero del ‘Comitato Nazionale Progetti’ che poi ha materialmente contribuito alla scritturazione del programma elettorale con cui i 5 Stelle si sono presentati alle recenti ‘politiche’.
Con le elezioni, fra l’altro e dato non secondario, la Ricciardi ha certamente ‘ciccato’ una difficile rielezione, ma è pur sempre giunta seconda nell’uninominale, dietro l’eletto Rubano appoggiato da tre partiti e un ‘ramoscello’, ma l’avvocatessa ha anche contribuito a far risultare il Movimento primo partito nella città di Benevento e nella provincia, in piena linea con il dato regionale e meridionale.
E, quindi: se non ora, quando? Se non lei, chi altro?
Nel Sannio a 5 Stelle si attende solo che da Roma giunga l’investitura ufficiale della Ricciardi a rappresentante provinciale del nuovo Movimento.