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Napoli – Poca affluenza di pubblico, tanti operai ancora al lavoro. E’ così la terza giornata dell’Atp 250 di Napoli che cerca di recuperare dopo le enormi difficoltà di partenza con i campi montati e giudicati però impraticabili dall’Atp.

Una difficoltà che è tornata anche ieri nella tarda serata quando il match Nardi-Moutet è stato fermato dall’arbitro perché l’umidità aveva vinto, rendendo il campo scivoloso. Stupore dal pubblico, nuovi problemi che gli organizzatori comandati da Cosimo Napolitano stanno cercando di risolvere: “Oggi sono arrivati i ventilatori – racconta girando con viso preoccupato nel Tc Napoli – possiamo usarli anche per asciugare il campo stasera se serve”.

Con 20 ventilatori piccoli e 10 grandi ormai le soluzioni diventano tante, tutte da combinare per portare avanti un torneo cominciato ieri e che si gioca solo sul campo centrale dell’Arena, costruito a due passi dagli scogli del mare. Gli operai di una seconda ditta che ha sostituito la prima dopo il flop, a cui è stato pagato finora solo un anticipo dei 70.000 euro previsti dal contratto, sono al lavoro sul campo D’Avalos: “Il nuovo campo – spiega uno degli organizzatori – è arrivato ieri alle 18 e alle 22,30 avevano finito di montarlo, ora lo stiamo preparando per usarlo da stasera”.

Dalle 17 dovrebbe infatti giocarsi anche lì, se tutto funziona al controllo dei supervisor Atp presenti Roland Herfel e Carmelo Di Dio. I nuovi campi arrivano grazie alla spinta della Federazione Italiana Tennis per aiutare il torneo di Napoli, che però ha già speso altri 50.000 euro per il nuovo campo. L’atmosfera tra gli organizzatori resta preoccupata, mentre i tennisti, da Berrettini in poi, si godono il sole di Napoli e si allenano, anche se guardano il campo non senza dubbi. 

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