Tempo di lettura: 2 minuti

Lucca – In corso di esecuzione, nelle province di Lucca, Napoli e Pisa, un’ordinanza cautelare nei confronti di 14 indagati, di origine campana, per associazione a delinquere e traffico di sostanze stupefacenti. L’operazione nasce da un’indagine dei carabinieri di Lucca, coordinata dalla Dda di Firenze, su un presunto “gruppo criminale di matrice camorristica“, come spiega l’Arma in una nota. L’operazione vede impiegati 100 carabinieri e anche 30 militari della Guardia di finanza di Lucca, quest’ultimi “per una attività congiunta con i carabinieri, per l’esecuzione di numerose altre perquisizioni tese a verificare eventuali ipotesi di riciclaggio di proventi illeciti in attività economiche della Versilia e della Toscana”.

AGGIORNAMENTO – L’operazione in corso con decine di perquisizioni e 14 misure cautelari eseguita dalla Dda di Firenze coi carabinieri e Fiamme gialle di Lucca, ha stroncato un hub della camorra per il traffico e la distribuzione all’ingrosso di droga facente capo al clan di Vincenzo Saetta e basato nella pizzeria Spaccanapoli di Viareggio. Nella pizzeria venivano confezionate ingenti partite di cocaina e hashish acquistate da altri clan a Napoli. Lo stupefacente veniva distribuito a mediatori che poi a loro volta lo smerciavano in modo capillare ai pusher di strada operanti nella parte ovest della Toscana.

Invece, sul filone del riciclaggio del denaro sporco in Toscana, le Fiamme Gialle hanno svolto indagini bancarie e patrimoniali da cui è emerso che pregiudicati, tra i vari beni, avevano acquistato uno storico stabilimento balneare di Viareggio, uno dei più antichi d’Italia, il Balena. Il bagno, si specifica però, non è più nella disponibilità degli indagati dato che il tribunale di Lucca nelle settimane scorse, dopo la stagione estiva, lo ha assegnato a un nuovo titolare che è completamente estraneo a queste vicende.

Il Balena negli ultimi anni era divenuto luogo d’incontro per gli affari criminali della camorra sulla Costa Toscana. Sono affari e incontri curati da Vincenzo Saetta, tra i 14 destinatari delle misure eseguite oggi per cui è sottoposto a misura cautelare in carcere. Saetta era già stato condannato definitivamente per il reato di usura aggravato dal metodo mafioso ma continuava le sue attività. Inoltre nelle perquisizioni in corso, secondo quanto si apprende, la Guardia di Finanza ha sequestrato anche una decina di Rolex. Le indagini sulla droga erano partite nel marzo 2021 dai carabinieri di Lucca, la guardia di finanza è stata coinvolta un paio di mesi dopo per approfondire le indagini patrimoniali.