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Il Mezzogiorno, tema ignorato nella recente campagna elettorale “nell’indifferenza generale, a cominciare da quella degli stessi meridionali”– È stato l’allarme che lo storico Aldo Schiavone ha lanciato dalle colonne del Corriere del Mezzogiorno. Analisi che il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi ha condiviso, ponendosi come tessitore di una rete di sindaci meridionali. “Condivido l’idea di aprire una fase di confronto tra tutte le città più significative del Mezzogiorno per raggiungere obiettivi comuni – ha detto Manfredi sempre al Corriere del Mezzogiorno – Non serve una Lega del Sud perché i problemi da affrontare hanno una dimensione nazionale. Le grandi città hanno il polso del sentire sociale. Sul piano dell’erogazione dei servizi, viviamo condizioni di deficit strutturali che necessitano di risposte nazionali. Mettendo in campo le sensibilità diverse dei sindaci e con il contributo della società civile può essere un percorso comune“.

Ovviamente, per farsi portatore, insieme ad altri sindaci, delle spettanze del Mezzogiorno e non solo, Manfredi ha bisogno di attendere la formazione del nuovo Governo di centrodestra, poi di intrecciare con il futuro esecutivo nazionale un rapporto nuovo, indipendentemente dal colore politico delle parti.

Il sindaco di Napoli con il governo Draghi aveva siglato il fatidico ‘Patto per Napoli’, frutto di un’intesa tra Pd e Cinquestelle. “Non mi preoccupa il nuovo Governo – ha spiegato il primo cittadino a Radio club 91. “Non sono preoccupato per la tenuta del ‘Patto per Napoli’. Non è stato stipulato con me, ma con i cittadini e non posso immaginare che un Governo lavori contro una città, anzi mi aspetto che uno dei primi impegni dell’esecutivo sia quello di aiutare i comuni a garantire i servizi essenziali”.