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Salerno – Con “In nome della madre” il 16 ottobre, alle ore 11, l’Area Archeologica di Fratte (Via Francesco Spirito, 53 – Salerno) torna ad essere scenario naturale delle “Domeniche ad  Arte”. Per il secondo appuntamento in cartellone ci sarà lo spettacolo-reading proposto dalla Compagnia del Giullare e tratto dal testo di Erri De Luca. Brunella Caputo che ha curato l’adattamento del testo e la regia, sarà Miriàm. In scena anche Concita De Luca (voce narrante), Salvatore Albano (Iosef) e le musiche dal vivo di Max Maffia. L’ingresso è libero. In chiusura ci sarà la degustazione dei prodotti d’eccellenza del territorio a cura di Coldiretti Salerno.

In questo vento di parole si racconta la storia di Miriàm, una ragazza che smette di essere tale all’improvviso. L’annuncio di un angelo in avvento, a porte spalancate, a mezzogiorno, le mette il figlio in grembo. In questa storia si racconta dell’accensione della natività nel corpo femminile (un dettaglio solo accennato nelle pagine di Matteo e di Luca) , dell’amore smisurato di Iosef per la sposa promessa, delle loro nozze, della fuga, di un viaggio su un’asina paziente, di una notte con la luce di una cometa nel buio dell’inverno. Si racconta di una donna, madre senza l’aiuto d’uomo, e della sua solitudine assistita. È la storia di una donna che narra il mondo al suo bambino, tenendolo ancora in grembo.  È l’essere madre senza il concorso maschile e senza che se ne senta la mancanza. È la storia, misteriosa e sacra, di una operaia delle divinità capace di fabbricare scintille.

“Domeniche ad Arte” è il percorso organizzato dalla Provincia di Salerno con il CTA Salerno aps e le Acli Provinciali di Salerno a continuazione dei “Concerti d’estate di Villa Guariglia in tour” e la partnership della Coldiretti Salerno-Campagna Amica.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI. Domenica 30 ottobre all’Arco Catalano ci sarà la presentazione del libro “Il Castello di carta” di Paolo Romano (Marlin editore). Da Sàndor Màrai, lo scrittore ungherese che visse in quasi totale anonimato in un palazzo della zona orientale della città, al premio Nobel Salvatore Quasimodo, che fu colto da malore in Costiera Amalfitana. Dal poeta Torquato Tasso che visse in città la sua fanciullezza all’americano-ravellese Gore Vidal: Salerno e l’intero salernitano sono al centro di vissuti spesso dimenticati o tuttalpiù ricordati soltanto nel rettangolo d’una targa toponomastica. Per la sezione musicale ci saranno “Le Trotulae” che proporranno brani tratti dal repertorio di musica medievale.

Il 13 novembre al Museo Archeologico Provinciale in collaborazione con il “SalerNoir Festival – Le Notti di Barliario” ci sarà la presentazione di “Arrigo” di Massimo Arcangeli (Bollati Boringhieri editore). Massimo Arcangeli ha scritto un libro del tutto particolare, che ci immerge in un contesto temporalmente alieno avvicinandolo «dall’interno», grazie a una storia ricca di suggestioni ma al contempo solidamente documentata per mezzo di un doppio sistema di note. e percorsi (sollecitati dall’indice finale, dei luoghi di Roma e del Lazio). Arrigo, insomma, è un libro unico.

Per questo appuntamento è previsto un quadro tersicoreo dell’Associazione Campania Danza diretta da Antonella Iannone e l’esibizione del Coro il Calicanto diretto da Silvana Noschese.

Quinta ed ultima domenica è quella del 4 dicembre quando negli spazi della Pinacoteca Provinciale di Salerno ci sarà la presentazione di “L’enigma della Medusa” di Alessandro Luciano (Marlin editore). Archeologo specializzato e dottore di ricerca, Luciano in questo romanzo parla di un famoso reperto egizio scomparso dal Museo e di un sindaco rapito in circostanze misteriose. Tra le sale del Museo Archeologico Nazionale e i vicoli di Napoli, il capitano Lorenzo Ricci deve affrontare con coraggio e astuzia una pericolosa organizzazione criminale.

Al Coro Armonia, diretto da Vicente Pepe, il compito di rimescolare le carte delle emozioni con la forza della musica e delle parole.