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Benevento – “Tempi tristi quelli in cui un assessore risponde con toni irridenti e offensivi al presidente di un comitato civico e con esso a tutti i cittadini in tale comitato riuniti, rei di battersi da tre anni per salvare un bene della collettività. Un bene finito nel mirino di amministratori incapaci di un minimo di confronto civile e costruttivo, preoccupati unicamente di non essere legalmente chiamati a rispondere di fantomatici danni a persone o cose, mai verificatisi tra l’altro”. Così in una nota il Comitato civico Giù le Mani dai Pini

“All’assessore Rosa – scrivono – piace il concetto di comfort zone. Peccato che in una città come Benevento non sia così confortevole battersi per qualcosa e mettersi “contro” chi gestisce tutto e preferisce chi presta passiva acquiescenza.

Forse la comfort zone che ha in mente l’assessore Rosa è quella del politico di un comune piccolo, anche se di nobile storia, che pensa di poter dire e fare quello che vuole.  

Per il resto, omettendo di riportare fatti ormai ben noti e di ripetere cose già dette in una miriade di articoli, comunicati, esposti e memorie indirizzate in questi anni alla stampa e alle autorità amministrative e giudiziarie, basta solo rimarcare ciò che è chiaro a chiunque sia dotato di un mimino di buon senso e onestà intellettuale.

L’assessore, nella sua prosa piuttosto viscerale e, quindi, non sempre lineare e facilmente intelligibile, nel merito di quanto detto dal comitato per bocca del suo presidente, avvocato Luca Coletta, non argomenta nulla, scadendo solo in una serie di insulti, aventi lo scopo di mettere alla berlina e ridicolizzare la persona e il professionista che, naturalmente, valuterà gli estremi per tutelare la propria dignità e immagine nelle sedi competenti.

Un modo d’interloquire coi cittadini assolutamente deprecabile per chi, rivestendo ruoli pubblici importanti e impegnativi, incarna l’istituzione Comune, che rappresenta tutti, indistintamente.

A ogni modo, non c’è bisogno di essere climatologi o botanici o esperti di Fantozzi per rendersi conto di ciò che è ingiusto; basta essere persone che hanno a cuore qualcosa oltre il proprio tornaconto.

Concludiamo non omettendo di comunicare che ci riserviamo di agire nelle sedi competenti per chiedere il risarcimento dei danni causati proprio dall’omessa e ritardata cura e manutenzione dei pini.

I pini, come tutti gli alberi, sono esseri viventi di valore inestimabile e come tali avrebbero meritato di essere trattati”. 

Comitato civico “Giù le Mani dai Pini”: Nunzio Aquino, Pasquale Basile, Patrizia Bersotti, Ugo Campese, Francesco Carbone, Gianleonardo Caruso, Vincenzo Columbro, Francesca Consolante, Serafino De Bellis, Dino De Rienzo, Francesco Di Donato, Nicola Di Donato, Vito Eliantonio, Cecilia Fusco, Nunzio Gagliotti, Antonio Gisondi, Angela Iacobucci, Alessia Lepore, Francesco Lepore, Giovanni Lamparelli, Angela Maffeo, Angelo Mancini, Marco Marotti, Maria Masone, Ilenia Nicchiniello, Giuseppe Porcaro, Maria Teresa Pedicini, Rita Prisco, Arturo Quadraro, Caterina Raffio, Mariella Romano, Linda Rinaldi, Valentina Ricciardi, Filippo Rispoli, Antonio Bruno Romano, Teresa Rondano, Ida Santanelli, Aldo Settembrini, Marcello Stefanucci, Chiara Vesce, Vincenzo Verdicchio.