Caserta – Ex dirigente comunale arrestato in un’indagine della Dda di Napoli e poi andato in pensione viene richiamato dall’ente causa carenza di personale. Accade a Caserta, dove la giunta presieduta dal sindaco Carlo Marino ha deliberato il 6 ottobre di conferire all’ex funzionario Giuseppe D’Auria, coinvolto nell’inchiesta sulla gara truccata per i rifiuti, un incarico di collaborazione a titolo gratuito, con un rimborso per le spese sostenute per recarsi presso gli uffici comunali, a supporto dello svolgimento delle attività di natura tecnica di pertinenza del terzo settore (edilizia pubblica e privata, permessi a costruire). D’Auria è uno dei venti imputati, tra cui lo stesso sindaco Marino, per i quali è in corso al tribunale di Napoli l’udienza preliminare.
Nella delibera (la 180) si motiva la decisione a causa della “forte carenza di personale in organico, dovuta ai numerosi collocamenti a riposo registrati negli ultimi anni ed alle difficoltà assunzionali dell’Ente, sia di natura formale, in ragione dei vincoli sulle assunzioni di personale introdotti dal legislatore, che di natura economica, in considerazione dello stato di dissesto finanziario in cui versa l’Ente dal 2018”. D’Auria, andato in pensione nel luglio scorso, finì agli arresti domiciliari nel dicembre 2021 con l’ex dirigente (in pensione da qualche anno) del Comune di Caserta Marcello Iovino, il sindaco di Curti Antonio Raiano e il comandante della Municipale di Curti, Igino Faiella; tutti tornati in libertà e accusati di far parte con altri funzionari e amministratori solo indagati, tra cui Carlo Marino, del cosiddetto “sistema Savoia”, dal nome imprenditore Carlo Savoia (finito in carcere, poi ai domiciliari, quindi scarcerato), ritenuto dalla Dda di Napoli – sostituti Graziella Arlomede, Maurizio Giordano e Fabrizio Vanorio – l’ideatore di un sistema in grado di aggiustare decine di gare pubbliche nel settore della raccolta dell’immondizia e di aggiudicarsele. Prossima udienza davanti al Gup Anna Tirone il 20 ottobre.