Benevento – Due punti conquistati in due partite, due gol realizzati e altrettanti subiti. L’equilibrio perfetto non può però soddisfare Fabio Cannavaro. Aveva sperato in una partenza migliore l’ex pallone d’oro sulla panchina del Benevento, almeno per rialzare il morale di una squadra depressa e scacciare le paure che si trascina dietro.
Alla ripresa degli allenamenti, fissata per questa mattina con una seduta a porte aperte, il tecnico giallorosso dovrà pensare non solo a un’infermeria sempre più affollata, ma anche alle indicazioni che sono arrivate dopo il pari con il Sudtirol. Una sfida che ha rappresentato l’altra faccia della medaglia, perché se con l’Ascoli era stato il primo tempo a deludere, al “Druso” di Bolzano è stata la ripresa a lasciare perplessi. Certo, molto ha fatto l’uscita dal campo per infortunio di Simy, ma nel secondo tempo il Benevento si è abbassato troppo, limitandosi a gestire il pallone e lasciando campo alla formazione di Pierpaolo Bisoli.
Ha sfruttato le proprie qualità la compagine biancorossa, ordinata, diligente e pronta a recapitare nell’area giallorossa una innumerevole quantità di traversoni. La difesa sannita ha retto fino al 39′ del secondo tempo quando, quando si è fatta sorprendere su uno scambio dalla bandierina che ha permesso all’indisturbato Casiraghi di mettere la sfera sul secondo palo per il corazziere Zaro. Nel concorso di colpe che ha visto protagonista soprattutto Masciangelo, non è esente da responsabilità Paleari che legge in ritardo un traversone dal limite dell’area con la sfera in “volo” verso la propria porta.
Imperfezioni che sono costate la vittoria al Benevento, la prima della gestione Cannavaro, e che hanno riportato alla mente il gol subito la domenica precedente al “Ciro Vigorito“. Dinamiche pressoché simili, anche se in quell’occasione Falasco disegnò la parabola perfetta direttamente da calcio di punizione, trovando a centro area la testa del brasiliano Botteghin. Una Strega, insomma, che subisce poco su azione (anche se Paleari in un paio di circostanze è stato costretto a superarsi) e che paga a caro prezzo le disattenzioni sulle palle inattive avversarie. Questione di dettagli, quelli che nel calcio fanno da sempre la differenza e che Cannavaro sarà chiamato a sistemare in questa settimana di lavoro che porterà alla sfida casalinga contro la lanciata Ternana di Lucarelli.