“Il giudice Gerardo Giuliano – titolare del procedimento pendente dinanzi al Tribunale di Benevento che vede contrapposti l’ente comunale del capoluogo e il Benevento calcio – ha rigettato le istanze in cui entrambe le parti richiedevano l’ammissione delle prove testimoniali e (nel caso del Benevento) anche l’interrogatorio formale del sindaco Mastella, decidendo di avvalersi di un Consulente tecnico d’ufficio ‘estraneo al territorio e al contesto’ per acquisire un parere congruo ed equidistante. Lo riportano sia il giornalista Luigi Trusio sulle pagine odierne de Il Mattino nell’edizione beneventana, ma anche Antonio Tretola sulle pagine de Il Sannio Quotidiano, in due dettagliate ricostruzioni della vicenda.
Il consulente nominato dal Tribunale è l’ingegnere 75enne Gerardo Marco Di Pietro, nativo di Cerignola ma residente a Napoli, già dirigente (in quiescenza) del Comune di Napoli, docente della Scuola regionale di Protezione Civile e in vari master della facoltà di Ingegneria della «Federico II», consulente della Procura della Corte dei Conti, esperto del Consiglio superiore dei lavori pubblici, Ctu e arbitro tra società, privati ed enti pubblici in decine di contenziosi milionari.
Di Pietro dovrà comunicare la sua accettazione entro il 7 dicembre, data della prossima
udienza. – Si spiega sul quotidiano napoletano – Il magistrato ha chiesto che il Ctu indichi: “quantità e qualità dei lavori effettuati, determini il valore degli stessi, stabilisca quali fossero in capo al Benevento e quali in capo al Comune, fissi l’importo dei canoni concessori e di quelli delle utenze non corrisposti dal Benevento al Comune, gli interessi maturati da ciascuna parte e valuti le conclusioni dei rispettivi periti”.
Nel procedimento il Benevento rivendica 4,2 milioni a titolo di rimborso per le spese relative ai lavori a partire dal 2007, mentre il Comune reclama il mancato saldo dei canoni concessori pregressi dal 2007 a oggi, delle utenze per le forniture di acqua, luce e gas, della Tari, più i canoni della struttura in forza della nuova convenzione stipulata a luglio 2020, per un totale di un milione e 290mila euro.