Caserta – Bambini delle scuole elementari privati durante la mensa delle bottigliette d’acqua davanti ai compagni di scuola per presunte morosità. A raccontare l’episodio è il consigliere comunale di Caserta Pasquale Napoletano (Fratelli d’Italia), che ha ricevuto la segnalazione da parte dei tre piccoli studenti di un elementare del capoluogo coinvolti. In un post sul suo profilo Facebook, Napoletano scrive di “vicenda triste” e annuncia “un’interrogazione al sindaco e agli assessori competenti”.
“Dopo aver distribuito i piatti e le bottigliette d’acqua – racconta il consigliere – l’addetta alla mensa, munita di apposito elenco, ha sciorinato i cognomi di una parte dei bambini. Terminato questo appello ha detto: ‘Chi di voi non è stato nominato in questo elenco alzi la mano’. I bambini che non erano stati citati hanno alzato la mano e l’addetta alla mensa ha proceduto al ritiro della bottiglietta d’acqua ai bambini presunti morosi! In totale spregio della privacy e dell’umanità che andrebbe riservata ad ogni persona, questi bambini sono stati umiliati ed in qualche modo ‘puniti’ col gesto vergognoso di togliergli le bottigliette previste con il pasto. Una precisazione: i bimbi in questione sono in assoluta regola con i pagamenti della refezione scolastica e nessuna comunicazione di irregolarità è stata fatta ai relativi genitori”.
“Altra precisazione: sul gruppo whatsapp della classe, nei giorni scorsi – aggiunge Napoletano – sono arrivati messaggi da parte delle maestre in cui si sollecitava i genitori a controllare lo stato dei pagamenti perché alcuni bambini non risultavano in regola. Questo nonostante ci sia, dall’anno scorso, un sistema digitale attraverso il quale viene gestito tutto il flusso della refezione scolastica e attraverso il quale si sarebbe potuto e dovuto contattare i genitori per verificare eventuali irregolarità. Contatto che, ovviamente, doveva partire dall’ ufficio della refezione scolastica del Comune e non certo attraverso le maestre e i gruppi whatsapp”.
L’assessore comunale all’istruzione Enzo Battarra fa sapere che verificherà “ciò che è accaduto, ma sono convinto che i genitori dei ragazzi sono in regola con i pagamenti; è probabile – aggiunge – che si sia trattato di errori nella iscrizione al servizio di refezione; in questi giorni stiamo dando assistenza a tanti genitori che non riescono a completare la procedura, aiutandoli anche da remoto. Ricordo che l’anno scorso abbiamo avuto mancati pagamenti alla mensa per 40mila euro, in pratica un terzo dei genitori che avevano iscritto i figli non ha pagato; quest’anno siamo riusciti a recuperare una metà del pregresso, tanti genitori si sono messi in regola ma hanno dovuto reiscriversi e lì sono nati i problemi”.