Napoli – Un fiore rosso “simbolo della resistenza e dell’antifascismo” per dire a Giorgia Meloni “che c’è una parte sana della società che non condivide i valori del razzismo e dalla violenza ma che chiede che la giustizia sociale torni al centro”.
A Napoli gli studenti si presentano con delle rose rosse ed uno striscione con lo slogan “un fiore rosso contro la Meloni”.
Parla Marta, per tutti “i giovani contro la Meloni”. Spiega che questo è il secondo appuntamento, dopo l’assemblea di qualche giorno fa. E che si sta avviando un percorso con studenti, certo, ma anche con lavoratori precari.
“Noi siamo qui perché non condividiamo affatto le idee di destra – dice Marta – la Meloni, Salvini non ci rappresentano perché non ci rappresentano il razzismo, la violenza e la repressione”. C’è chi canta “Bella ciao” e chi alza il braccio sinistro con la rosa in pugno. Qualcuno urla “siamo tutti antifascisti”.
Cosa vogliono gli studenti? “Che si smetta con lo sfruttamento, che si abolisca il jobs act, che l’istruzione sia garantita e che sia messa al centro la giustizia sociale”, spiega ancora Marta.
“C’è una parte della società che crede ancora nella giustizia sociale che per noi oggi a rischio – conclude- ed è la parte della società sana”.