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Castellammare di Stabia (Na) – Al termine della seduta di allenamento di questa mattina, il tecnico della Juve Stabia Leonardo Colucci ha parlato in conferenza stampa della gara che si giocherà domani con il Picerno, allo stadio Romeo Menti.

Emozione – Sarà un’emozione rivedere i ragazzi, la dirigenza, i magazzinieri del Picerno, tutti coloro con i quali ho condiviso sei mesi belli in una splendida realtà. Abbiamo condiviso qualcosa di bellissimo, in una realtà dove c’è programmazione e non improvvisazione. A Picerno fanno il passo non più lungo della gamba e si può lavorare tranquillamente senza pressioni. 

Condizione – Lo sappiamo che quando c’è la Coppa Italia, se non capita nulla si è fortunati. Mi è dispiaciuto tanto per Berardocco, stava bene. Quando si affrontano certe partite, gli incidenti ci stanno. Chi sostituirà Berdadocco farà bene.

Sfogo – Funziona come con i figli o con i nipoti, i no aiutano a crescere, troppi si finiscono con il far apparire le cose scontate. Nella vita bisogna conquistarsi qualcosa con voglia, determinazione e coraggio. A volte gli ostacoli vanno superati singolarmente. Mi capita di sfogarmi sulle vittorie, in quei casi li apprendi di più gli sfoghi.

Picerno – Fanno un 4-2-3-1, in qualche partita fanno il 4-3-3, ma giocano bene a calcio e la classifica non è veritiera. Hanno giocatori importanti, mi aspetto una squadra organizzata che verrà qui a giocarsi la partita. Dovremo essere bravi, sapendo che in 95′ ci sono tante partite da disputare, durante le quali tutti devono saper fare tutto. Bisogna saper leggere le giocate, riconoscere gli spazi, avendo velocità di pensiero.

Aspettative – Ho chiesto grande attenzione, le partite non si vincono nei primi dieci minuti ma nell’arco di 95′. Sarà una partita difficile, mi aspetto grande maturità da parte dei ragazzi, voglio vederli “presenti”. Mi auguro possano fare una grande prestazione davanti ai nostri tifosi, magari per dedicare a loro qualcosa di importante per ripagarli della sconfitta di Crotone, dove la maglia è stata comunque sudata.

Coppa Italia – Volevo far giocare chi ha giocato di meno, ma certi equilibri vanno preservati. Abbiamo provato il 4-2-3-1, potremmo continuare così ma la prima cosa è l’equilibrio. Non sono integralista, voglio mettere i ragazzi nelle condizioni migliori.

D’Agostino – Mi piacerebbe far giocare quattro, cinque ragazzi avanti ma si gioca sempre in undici. Le valutazioni le faccio considerando chi parte titolare e chi può subentrare. Tutti possono partire titolari, ma poi bisogna fare delle scelte. Non so chi giocherà, ci sono ancora dei ballottaggi.