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La storia della Champions racconta che solo una squadra ha fatto registrare un avvio migliore di questo meraviglioso Napoli. Nell’annata 2010/2011 l’Arsenal di Wenger fu capace di segnare 14 gol nelle prime tre partite del girone eliminatorio subendo soltanto due reti. Ma a guardare gli avversari dell’epoca balza subito all’occhio una differenza non trascurabile. I Gunners superarono 6-0 il Braga al debutto, vinsero 3-1 a Belgrado contro il Partizan e chiusero l’andata a Londra rifilando un netto 5-1 allo Shakhtar Donetsk. Da lì in poi, per quella che era la squadra di Nasri, Fabregas e Van Persie, il cammino si rivelò più impervio del previsto. Secondo posto nel girone alle spalle degli ucraini ed eliminazione già agli ottavi per mano del Barcellona di Lionel Messi. Fine della corsa.

Il Napoli di Luciano Spalletti non sembra affatto così fragile. Certo, sarà il tempo a dire la verità, ma la superiorità tecnica e di intensità mostrata contro squadre blasonate come Liverpool, Rangers e Ajax è parsa lampante. Annichiliti a 360 gradi inglesi e olandesi, anche contro gli scozzesi – che praticano un calcio decisamente fisico – la lezione impartita a domicilio non ha ammesso repliche. Tredici gol segnati e due incassati. Un dato a cui bisogna aggiungere anche i due rigori sbagliati da Osimhen e Zielinski.

La bellezza e i meriti del Napoli trovano una lettura agevole nel conteggio dei realizzatori. I marcatori multipli sono stati ‘soltanto’ tre: Zielinski (3 gol), Raspadori (3) e Simeone (2). A loro si sono uniti con gioia Anguissa, Politano, Ndombelè, Di Lorenzo e Kvaratskhelia, che sta dimostrando di avere numeri da fenomeno. Falcidiato da colpi proibiti all’Amsterdam ArenA, ha resistito più che ha potuto per centrare il suo primo gol in Champions fino a riuscirci. Solo allora ha chiesto il cambio, a missione ormai compiuta, dopo l’esultanza. Se il passato insegna che ottobre è un mese ancora troppo acerbo per sviluppare proiezioni, non si può non sottolineare una sensazione comune: questo Napoli sta scrivendo la storia e sembra avere tutto per continuare a stupire.