Avellino – Tappa ad Avellino per Giovanni Multari, architetto incarico del progetto di restauro della Dogana. Progetto svelato presso l’ex Chiesa del Carmine alla presenza del sindaco, Gianluca Festa: “Siamo alla fase definitivo-esecutiva, a breve sveleremo qualcosa sul ragionamento condotto su un edificio che rappresenta un’eredità per l’intera città – spiega Multari – Purtroppo è un’architettura malandata, o meglio ammalata in seguito all’abbandono dopo l’incendio del cinema Umberto. È, sicuramente, una condizione abbastanza inusuale, ma oggi, attraverso un’attenzione mirata rispetto ai bisogni di vivere questo spazio, è possibile riabitarlo”.
“In primo luogo bisognerà intervenire sulla facciata disegnata da Fanzago – continua Multari – Fortunatamente, l’incendio e il terremoto del 1980 non hanno provocato particolari danni, se non all’esterno e alla facciata principale. Successivamente proveremo a svincolare questa parte storica, provando a costruire un dispositivo interno che possa definire piani e funzioni in grado di raggiungere alcuni livelli, fino ad arrivare, per la prima volta, al limite della struttura, e quindi alla sua copertura che sarà in rooftop“. “Ci sarà un piano terra, molto grande, a tutt’altezza, nella parte centrale, che noi chiameremo Il Teatro della Dogana – afferma – comunità ha reclamato questo luogo per appuntamenti, attività culturali, info point, spazi di socialità e attività. Entro la fine dell’anno l’appaltatore, a partire da quel momento lavori ultimati entro 12 mesi“. “Alcune statue saranno restaurate – conclude – Altre conservate presso il Museo di Atripalda”