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Salerno – “Le dichiarazioni di oggi alla stampa del segretario provinciale di Salerno del Pd, Vincenzo Luciano, sono ridicole e fuori dalla realtà. Si duole del libero pensiero. E polemizza, come una lesa maestà, finanche con chi, per il passato, ha votato Pd, ma non è mai stato iscritto o ne è uscito, per le ragioni ora esplose in maniera clamorosa. Sembra vivere in un altro mondo. Il Pd è divenuto, per responsabilità dei suoi dirigenti, un partito vuoto e senz’anima che è a rischio di sopravvivenza. La comunità di cui egli parla è la vittima, e meritava e merita la cura e la guida di chi è animato da pensiero alto, tollerante e creativo, non da capi populisti e da subordinati privi di ogni autonomia. Comprendiamo chi, con onestà intellettuale, propone un congresso rifondatore, anche se c’è il rischio che diventi la foglia di fico, dietro la quale si nascondono i responsabili, vecchi e giovani vecchi, gridando al “nuovo” per riciclarsi. Farebbe meglio a riflettere, con la umiltà necessaria e doverosa per un dirigente politico sul perché della debacle che ha travolto il PD in Campania e a Salerno, anziché continuare a parlare del partito che non c’è, confondendolo con il suo gruppo di appartenenza, rivendicando in maniera surreale e mistificatoria primati e successi che egli solo vede, per nascondere che la responsabilità del fallimento politico del Pd è del sistema cui egli appartiene. Il suo ripetere ossessivamente (per la scienza sindrome di ecolalia), la propaganda di regime rispetto alla diversa realtà che si è manifestata clamorosamente, dopo aver incubato a lungo, preoccupa sul piano personale e politico ed è segno di una dissociazione del ristretto gruppo dirigente deluchiano. Che non è un sistema da esibire e difendere e tantomeno da asportare nel corpo di un partito già profondamente ammalato di suo a tutti i livelli”. 

Lo dichiara in una nota, Carmine Ansalone, coordinatore provinciale di Salerno di Articolo Uno.