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NAPOLI – A Napoli, il dato ufficiale degli aventi diritto al voto di dopodomani è, fonte Comune, presto detto: 728.198 persone. Per l’area metropolitana di Napoli, il dato ufficiale dei percettori di Reddito e Pensione di Cittadinanza è, fonte Inps, altrettanto presto detto: 416.740. A Napoli città dovrebbe invece aggirarsi attorno ai 138.000 percettori. A conti fatti, quindi, circa 1 elettore napoletano su 52, incassa l’assegno mensile (in media 636 euro) voluto dal Movimento 5 Stelle.

Giorgia Meloni lo sa. Ma, all’arenile di Bagnoli, nella sua tappa napoletana della campagna elettorale che volge al termine, non ha paura di ribadire che lei, il Reddito di Cittadinanza così come funziona oggi lo abolirebbe.

Davanti alla platea dell’arenile e del quartiere una volta dell’Ilva e una volta tra i più rossi della città, paradosso nel paradosso, la Giorgia nazionale riesce anche a prendere applausi. Certo, è tra i suoi. Stretta in un abbraccio blindatissimo.

Ma tant’è: “Fare campagna elettorale promettendo il Reddito di Cittadinanza e altri bonus è facile, ma non è serio”, esordisce la leader di Fratelli d’Italia riferendosi soprattutto a Giuseppe Conte che, ormai, conosce a menadito ogni vicolo di Napoli.

“Il messaggio che si dà con il Reddito di Cittadinanza – incalza la Meloni – è di rimanere a casa a vedere la tv, sul divano, magari usufruendo anche di una bella legge che legalizza le droghe leggere. Sapete l’avverbio che ricorre di più nei comizi dei 5 Stelle? E’ ‘gratuitamente’. Ma noi sappiamo che di gratuito non c’è nulla. Lo Stato ha l’obbligo di assistere chi non può lavorare: gli anziani, i pensionati, i disabili. Ma a un ragazzo di 23 anni non può dare il Reddito di Cittadinanza. Anche perchè, con i conti che ci ritroviamo, ma quanto può durare ancora? Due o tre anni? Alla fine, quel ragazzo si ritroverà a 26 anni avendone sprecato 3 perchè di sicuro non si ritroverà più ricco di prima. La vera lotta alla povertà, quindi, non si fa mantenendo le persone nel loro stato di bisogno di cui certa politica puntualmente ne approfitta, ma dar loro occasioni di crescita, lavoro e sviluppo”.

E, per la Meloni, l’elenco delle occasioni da sfruttare, al Sud, è lungo: dal mare alla valorizzazione dei marchi italiani fino, a proposito di crisi energetica, alla nuova geopolitica “che permetterebbe al Mezzogiorno di diventare con mare, vento e sole l’hub energetico dell’intera Europa”.

E insomma: più che Redditi, la leader della destra mai così vicina a vincere le elezioni nella storia repubblicana d’Italia, predica “infrastrutture di cittadinanza”.

“Ad oggi – dice – si preferisce circumnavigare l’Europa per portare l’energia dal Sud al Nord perchè è più veloce rispetto a fare l’Italia via terra…” 

E così: nel sole di Bagnoli, la Meloni, dopo un lungo tira e molla, chiude a Napoli dicendo anche che “non poteva non chiudere qui questa campagna elettorale”. Sfidando a casa sua la capitale del Reddito di Cittadinanza e dando anche un’altra bella stoccata contro il salario minimo, “che è buono – sostiene la Giorgia nazionale – solo come specchietto per le allodole”.