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I sistemi di automazione degli ingressi sono tra le soluzioni per la sicurezza più diffuse in ambito domestico, in quanto consentono una gestione ‘agile’ degli accessi, spesso in combinazione con dispositivi di monitoraggio o videocitofoni. L’installazione di un cancello automatico, però, richiede la valutazione di diversi aspetti – principalmente di natura tecnica – al fine di individuare l’opzione più adatta al contesto di applicazione.

Budget di spesa

Le risorse economiche da destinare all’installazione rappresentano spesso il fattore che incide maggiormente sulla scelta finale. Nel caso in cui sia necessario automatizzare un cancello manuale già in sede, la spesa maggiore è quella da sostenere per l’acquisto del sistema di meccanizzazione (motore e braccio), a cui vanno abbinati i dispositivi di azionamento (le fotocellule o i sensori). Per farsi un’idea di quali siano i prezzi, è possibile sfogliare il catalogo di un e-commerce specializzato quale Emmebistore.com, tenendo comunque presente che il preventivo di spesa completo deve includere anche i costi della manodopera specializzata.

Lo spazio a disposizione

Uno degli aspetti tecnici più importanti è quello dello spazio sfruttabile per l’azionamento del cancello. A tal proposito, bisogna considerare che una barriera automatizzata può funzionare in diversi modi ma le soluzioni più comuni sono due: lo scorrimento orizzontale o la rotazione a 90°, sfruttabile sia dai cancelli a doppia anta che dai modelli ad anta singola. Com’è facile intuire, si tratta di due sistemi di automazione piuttosto diversi: lo scorrimento consente di sfruttare al meglio una parete o un muro perimetrale mentre l’apertura a battente si addice maggiormente a contesti in cui l’azionamento del cancello non risulti d’intralcio, dal momento che in fase di apertura e chiusura, lo spazio antistante deve essere completamente libero e inutilizzato.

 

La disponibilità di spazio, quindi, incide sulla scelta della geometria dell’automazione; da questo punto di vista, è possibile scegliere tra diverse opzioni:

  • scorrimento lungo un binario orizzontale;
  • apertura a battente singolo o doppio (cancelli ‘a braccio’);
  • apertura a scomparsa (scorrimento verticale);
  • apertura a ventaglio (soluzione molto suggestiva ma anche complessa dal punto di vista tecnico nonché molto costosa);
  • automazione a ‘libro’, soluzione che unisce le caratteristiche dei cancelli scorrevoli con quelle dei modelli a braccio; il nome fa riferimento alla geometria di apertura e chiusura, per cui le ante del cancello si ‘piegano’ le une sulle altre come le pagine di un libro.

 

Peso e dimensioni del cancello

Le caratteristiche tecniche della barriera da motorizzare influiscono sul tipo di automazione da implementare. I cancelli grandi e pesanti, ad esempio, vengono generalmente destinati ad un’automazione più semplice come quella a scorrimento, così che possano muoversi lungo un binario. La movimentazione tramite bracci telescopici, infatti, risulterebbe più complessa dal punto di vista tecnico e pratico.

 

I cancelli più piccoli e leggeri, invece, possono essere automatizzati mediante l’inserimento di un braccetto azionato da un motorino elettrico. Di solito, questa soluzione viene applicata a ingressi lavorati, non troppo grandi e privi di grosse superfici ‘piene’.

Frequenza di utilizzo

Infine, va presa in considerazione la frequenza di utilizzo del cancello, ossia quante volte al giorno l’ingresso viene aperto e chiuso. In ambito residenziale, molto dipende dal tipo di soluzione abitativa: nelle unità indipendenti, il ritmo di utilizzo degli ingressi è tendenzialmente inferiore rispetto a quello che si registra, ad esempio, in un condominio. In un contesto condominiale, quindi, si dovrebbero prediligere sistemi di automazione semplici e duraturi, adatti ad un utilizzo costante su base quotidiana. Per le unità residenziali indipendenti, invece, pur tenendo sempre in conto gli spazi a disposizione, si può optare anche per schemi di automazione più complessi, dall’apertura a battente a geometrie più sofisticate.