Benevento – Deciso l’esonero di Fabio Caserta, Oreste Vigorito si è voluto “regalare” un altro campione del mondo del 2006. Dopo Filippo Inzaghi, il presidente giallorosso ha scelto di affidare le chiavi del suo Benevento a Fabio Cannavaro. Come per SuperPippo, anche l’ex difensore di Juventus e Real Madrid è stato presentato nella cornice di Palazzo Paolo V. Il numero uno della Strega ha motivato così la decisione di dare una sterzata a una stagione cominciata sottotono. “Fabio Cannavaro è una persona che vale il riscatto di una città, Napoli, e di una nazione, l’Italia. E’ arrivato a grandi risultati mantenendo invariate le sue doti morali. Ha rifiutato sia una squadra che farà i mondiali che un club di Champions. Ha scelto di giocare la coppa dei sanniti e qui nel Sannio troverà l’amore di una gente che quando decide di dare amore regala gioie pari a una coppa del Mondo”.
Crescita – “Se potrò imparare qualcosa da lui sarà un piacere, anche a livello manageriale. Se c’è una cosa che impara un napoletano è rubare il mestiere agli altri, ma alla mia età non voglio rubare niente. Non ho mai fatto l’allenatore, ho degli ottimi dirigenti che guidano questa società e spero che questo dia i risultati”.
Famiglia – “Voglio che torniamo ad essere una famiglia, quella parola che è stata alla base di una campagna abbonamenti straordinaria per la risposta che ha dato la gente. Qui io vinco e perdo insieme a tutti, stampa, tifosi e popolo. Se perdo mi rialzo, è bello che lo facciano tutte le componenti”
Esonero Caserta – “Se si dovevano guardare i risultati probabilmente ho sbagliato, avrei dovuto esonerare il tecnico 4 mesi fa. Ma quando abbiamo perso il campionato non era né colpa di Fabio Caserta, che ringrazio pubblicamente, né colpa del presidente. Non si possono avere rimpianti. Come dice il proverbio, in un anno ci sono due giorni in cui non si può fare niente, e sono ieri e domani. Io devo pensare all’oggi”.
Richieste – “Cosa ho chiesto a Cannavaro? In realtà gli ho chiesto cosa volesse. Sono rimasto sorpreso, da giovane vecchio, dalla persona che ho avuto davanti. Dalla risposta che mi ha dato alla domanda su cosa gli servisse ho capito subito la sua statura. Mi ha chiesto semplicemente un campo adatto, spero di poter soddisfare questa richiesta anche se non sarà semplice perché conosco il clima di Benevento. Ce la metteremo tutta. Dopo l’allenamento l’ho rivisto e ho notato che attraverso un esercizio aveva già plasmato il gruppo”