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Benevento – Prima sosta, tempo di bilanci. La scure dell’esonero aleggia sul capo di tanti allenatori che non hanno finora convinto le rispettive proprietà. Il malumore serpeggia, si fa acuto, a tratti insostenibile. Difficile per i presidenti pazientare, darsi e contestualmente dare altro tempo ai loro allenatori.

Il fenomeno delle panchine traballanti coinvolge sia la serie A che la serie B ma interesserà fisiologicamente a breve anche la C, partita con notevole ritardo. Come sempre parlano i risultati, neppure questa stagione è destinata a fare eccezione: se li ottieni sei un re, se mancano rischi di andare a casa.

Il Benevento, per la terza volta in quattro mesi, sta valutando seriamente di sollevare dall’incarico Fabio Caserta, scampato già all’esonero nel periodo dei play off del campionato scorso e a inizio agosto, dopo la prima giornata (con sconfitta interna) contro il Cosenza. Stavolta, complice la sosta, potrebbe andare diversamente. Il ko maturato nei minuti di recupero a Brescia e un gioco scialbo avrebbero convinto Oreste Vigorito a compiere il passo. Ma la liaison tra il tecnico calabrese e la Strega ha già insegnato che i colpi di scena possono essere all’ordine del giorno, dunque sempre meglio spendere un condizionale in più.

Non è il solo, Caserta, ad essere stato messo in discussione dall’ambiente di riferimento. In B sembrano in procinto di cambiare anche il Como e il Pisa, seppur per ragioni diverse. L’avvio di stagione, considerate le ambizioni delle proprietà, può definirsi disastroso per entrambe che hanno accumulato complessivamente 5 punti: due i toscani e tre i lariani. Pochissimi, visti gli esborsi compiuti sul mercato.

A Como stanno cercando già un sostituto di Giacomo Gattuso, col quale è stata ufficializzata da giorni la separazione per motivi personali. Inizialmente il club aveva puntato sul vice Guidetti, ma presto potrebbe arrivare Moreno Longo. A Pisa, dopo la straordinaria stagione 2021/22, avevano invece sognato in grande ingaggiando Rolando Maran, una mossa che finora non ha portato frutti: due pareggi e quattro sconfitte nelle prime sei gare, ultimo posto solitario in classifica e tifoseria inferocita.

Non va meglio neppure ad Ascoli, dove il bilancio di Bucchi è in perfetta parità (due vittorie, due pareggi e due sconfitte), ma al tempo stesso fortemente condizionato dall’ultimo, pesante ko interno contro il Parma in seguito al quale il tecnico non ha risposto ‘presente’ al confronto chiesto dalla curva marchigiana. I tifosi non l’hanno presa bene e ora chiedono la sua testa, ma il patron Pulcinelli ha sottolineato che l’allenatore non è in discussione. Dopo la sosta c’è la trasferta a Benevento, potrebbe valere tanto.

Una storia, questa, che non fa prigionieri e tormenta persino nomi illustri ai piani alti della piramide del calcio italiano. Ne sanno qualcosa Massimiliano Allegri e Simone Inzaghi, aggrappati a due panchine storiche come quelle di Juventus e Inter, divenute in breve tempo roventi. Nonostante tutto, per loro (ancora) non tira aria di esonero, cosa che invece potrebbe riguardare Marco Giampaolo, ultimo in classifica in serie A con la sua Sampdoria (due punti in 7 gare). Il club blucerchiato ha sotto contratto anche D’Aversa – nel frattempo accostato al Benevento – e sta ragionando anche sulla convenienza economica dell’operazione. Liberandosi di un ingaggio, i liguri potrebbero concretizzare un nuovo cambio. Di certo l’ex Torino e Milan non sta dormendo sonni tranquilli.