Santa Maria Capua Vetere (Ce) – Una rissa tra detenuti è avvenuta nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). A darne notizia i due sindacalisti della Fp-Cgil Orlando Scocca e Carmela Ciamillo, che denunciano “l’ennesimo evento critico nel penitenziario di Santa Maria Capua Vetere, con conseguenze sull’incolumità fisica degli agenti intervenuti, i quali sono dovuti ricorrere alle cure in ospedale per i danni subiti. I detenuti – spiegano – fruivano della permanenza all’aria presso il reparto detentivo ‘Danubio’. Esprimiamo la nostra profonda vicinanza e solidarietà agli agenti condannando fermamente una situazione ormai fuori controllo”.
Per Mirko Manna, della Fp-Cgil nazionale, “urgono interventi concreti per un cambio di rotta. Da tempo, ormai troppo, stiamo chiedendo interventi mirati per risollevare le sorti della struttura sammaritana, che necessita, ora più che mai, di un governo stabile ed autorevole, nell’interesse di tutta la collettività”.
Interviene in una lite tra due detenuti e ‘rimedia’ una frattura alla gamba: è successo ieri pomeriggio a un agente della Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere casertano di Santa Maria Capua Vetere. A rendere noto l’ennesimo episodio di violenza, accaduto nel reparto Danubio, che ospita i carcerati in isolamento, è il vice presidente del Con. Si. Pe. Luciano Martiniello.
“A causa della cronica mancanza di personale – commenta Luigi Castaldo, segretario regionale campano dell’Asppe, confederata con la Con. Si. Pe. – spesso accade che in alcune carceri ci sia anche un solo poliziotto in servizio per due piani. Apprezziamo l’iniziativa del capo del Dap – aggiunge Castaldo – di inviare i reparti mobili per sopperire alle carenze di personale ma riteniamo sia ormai improcrastinabile una tempestiva integrazione d’organico, anche destinando ai reparti detentivi gli agenti in servizio negli uffici”.