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Caserta – “Una farsa”: così gli allevatori bufalini hanno definito l’incontro di ieri del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca con i quattro sindaci dei comuni del Casertano (Cancello ed Arnone, Carinola, Castel Volturno, Grazzanise e Santa Maria La Fossa) ricadenti nell’area cluster della brucellosi. In una nota emessa dopo l’incontro, la Regione si è detta disponibile a “risolvere in modo definitivo il problema dell’infezione da brucellosi che colpisce alcuni allevamenti della provincia di Caserta, e per la completa riqualificazione di un comparto decisivo della nostra regione”.
Tuttavia per gli allevatori bufalini del Casertano che da mesi chiedono il ritiro del piano regionale di eradicazione di brucellosi e tbc, con cortei di trattori – l’ultimo il 13 e 14 settembre a Caserta – fiaccolate, scioperi della fame, presidi e manifestazioni varie, quello andato in scena ieri, si legge in una nota del Coordinamento Unitario, è “l’ennesimo colpo a vuoto pur di prendere tempo e far passare la nottata delle elezioni.
Ma è chiaro ora che l’annuncio fatto nei giorni scorsi da ambienti vicini al Presidente De Luca dell’incontro con le organizzazioni degli allevatori, è stato utilizzato da De Luca per evitare la manifestazione degli allevatori che da tempo chiedono l’apertura di un tavolo con la Regione” dice il Coordinamento, facendo riferimento all’annuncio dato il 12 settembre scorso dall’esponente casertano del Pd Stefano Graziano di un incontro tra De Luca e le organizzazioni degli allevatori per il 17 settembre, incontro che non c’è stato, nonostante gli allevatori lo stiano chiedendo da 250 giorni. De Luca ha incontrato i sindaci, cui la Regione, dicono gli allevatori, ha garantito “tempi più celeri per i quattro soldi di parziale indennizzo che sono comunque un diritto e non certo una concessione. Tutto pur di evitare il nodo: il problema non è in quanto tempo arrivano gli indennizzi per gli animali innocenti ammazzati ma è, al contrario, quello di evitare la mattanza inutile attuando prassi che evitino la strage e la chiusura delle imprese” sottolineano, riferendosi alle oltre 140mila bufale campane macellate negli ultimi dieci anni dalla Regione per sospetta brucellosi; da analisi post mortem si è però scoperto che solo l’1,4% era realmente malato. “Per ora – concludono gli allevatori – prendiamo atto che i partiti che sostengono la maggioranza di governo in Regione Campania sono contro gli interessi degli allevatori e del territorio casertano per il merito delle scelte e per come gestiscono il potere; il che pone un problema di democrazia ormai sempre più evidente”.