Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma di Rosetta De Stasio, consigliera Comunale di ‘Prima Benevento’.
“Questa mattina, dopo numerosi rinvii di anno in anno, è stato finalmente riaperto il Teatro Vittorio Emanuele di Benevento.
Senza ombra di dubbio il teatro è stato ristrutturato molto bene ed è più ancora più bello rispetto ai tempi andati.
La cerimonia inaugurale, affidata all’Orchestra del Conservatorio di Benevento e a Peppe Barra, presente anche in passato al teatro, è stata piacevole e bene organizzata.
Ora però il Teatro deve tornare patrimonio della città.
E’ quindi necessaria, ed urgente, una programmazione a breve e lungo termine che tenga conto delle opere teatrali di livello nazionale, ma anche degli artisti locali e, a mio modo di vedere, della formazione teatrale rivolta ai giovani della città e della provincia.
E’ del tutto evidente che bisogna attingere, nel programmare le rassegne, a professionisti del settore competenti che non si limitino ad inserire semplicemente spettacoli in cartellone, ma facciano uno sforzo perché la nostra città torni ad essere la “città dei teatri e della cultura”.
Tale esigenza è ancora più pressante se si considera che ormai la rassegna “Città Spettacolo” ha perso del tutto l’impronta originaria che la aveva immaginata come una vetrina per le anteprime teatrali nazionali, e come una fucina per i giovani artisti anche locali.
Città Spettacolo si è ridota, anche nell’ultima edizione, ad una kernesse propagandistica (vista la contemporaneità, per il secondo anno di seguito, con le tornate elettorali), ad un miscuglio di concerti di cantanti più o meno noti intervallati da approcci culturali, spesso piuttosto superficiali, e comunque non attinenti al tema prescelto.
A maggior ragione, quindi, la riapertura del Teatro Comunale deve essere intesa come occasione concreta per far rivivere a Benevento una tradizione teatrale che rischia di morire per sempre, e che va dall’ospitare le opere di rilievo nazionale, all’incentivare le compagnie locali ed amatoriali, dal diffondere la cultura del teatro anche nelle scuole, al formare i giovani che hanno voglia di impegnarsi nel teatro.
E’ un progetto ambizioso che abbiamo però il dovere di realizzare, o quantomeno di provarci, se vogliamo davvero restituire “il teatro” (non solo inteso come palazzo) alla città.
Un teatro ha bisogno di un Direttore e di un gruppo di lavoro formato da persone competenti, e a mio modo di vedere non appare opportuno affidare anche tale compito a chi già si occupa della rassegna di Città Spettacolo e di altri eventi in città. Peraltro una pluralità di impostazione e di idee non può che favorire lo sviluppo di una cultura, non solo teatrale, che senza dubbio potrà determinare una crescita della nostra città.
Il teatro e la cultura non sono patrimonio di una sola persona, di un solo gruppo, o, peggio, di un determinato partito, ma devono appartenere all’intera cittadinanza per costituirne una peculiarità e un carattere distintivo.
Mi auguro che alla riapertura del Comunale segua una programmazione degna del nostro teatro, affinchè l’inaugurazione non resti un semplice “taglio del nastro”.