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Benevento-Cagliari si avvicina. Domani alle ore 14 al Ciro Vigorito arriverà la compagine sarda guidata da Fabio Liverani, una delle grandi favorite per la promozione diretta in serie A. L’attaccante Leonardo Pavoletti ha parlato anche di questo appuntamento nell’intervista rilasciata alla trasmissione “Il Cagliari in diretta”, in onda su Radiolina e Videolina.

Amore per la maglia – “Prima di arrivare al Cagliari cambiavo squadre con grande frequenza, non avrei mai pensato di rimanere così a lungo, comprare anche una casa. Avevo ricevuto feedback positivi, mi dicevano che arrivando qui non me ne sarei più voluto andare. Posso dire che avevano ragione”.

Riscatto – “Dopo la retrocessione volevo dimostrare con i fatti che la mia voglia di riscatto era reale. Ci tengo alla maglia e alla città: qui vivo benissimo, sentivo un peso e anche gratitudine, non potevo andarmene. Sono contento che anche altri miei compagni della scorsa stagione abbiano provato gli stessi sentimenti e deciso di restare”.

Autostima – “Siamo sulla strada giusta, per essere completi ci manca solo trovare quel pizzico di autostima in più per chiudere le partite quando possiamo. Già con il Benevento sarà un bel test, lavoriamo duramente da luglio e sono sicuro che ci arriveremo”.

Vittoria – “Tornare a casa dopo una vittoria è sempre bello. Vincere fa star bene noi calciatori, società e tifosi: abbiamo voglia di vivere un anno sereno, divertirci e avere il sorriso. Vale per noi che ci siamo da un po’ di anni come per i nuovi arrivati, che si sono subito integrati bene, consapevoli di quanto la piazza si aspetti da noi”.

Rapporto con Liverani – “Mister Liverani è attentissimo ai dettagli, è tra gli allenatori più bravi che ho avuto in carriera. Ha sempre indicazioni per tutti, dai più giovani ai più esperti. Quello che dice si tramuta in realtà durante la partita. Sta a noi stare costantemente sul pezzo, la prestazione la crei durante la settimana in allenamento”.

La sfida con il Benevento – “Sabato ci aspetta una gara complessa, siamo una squadra forte e chi gioca contro di noi ci mette sempre un pizzico di cattiveria agonistica e attenzione in più. Dobbiamo pensare a giocare come sappiamo senza cedere in tranelli, non subire gol e segnare appena ne avremo l’opportunità”.