NAPOLI – Qualche mese fa, avevano già lanciato l’idea di fare un partito. A dicembre, presso il teatro Troisi, per la serie scusate il ritardo, avevano presentato una costituente riformista, popolare, e liberale.
Il matrimonio tra Carlo Calenda e Matteo Renzi era ancora fantapolitica, ma loro, molti dei quali reduci dallo strappo con Forza Italia per sostenere alle elezioni di ottobre 2021 Gaetano Manfredi alle comunali di Napoli, erano già convinti che prima o poi si doveva andare a parare verso una nuova cosa centrista.
Così, oggi, hanno ripreso in mano quello stesso progetto. Hanno fissato una data, quella del prossimo 14 settembre, per uscire allo scoperto e, in queste ore, stanno già elaborando il documento politico-programmatico che dovrà ispirare la loro linea.
Si chiameranno “Popolari Campani”. E tra i fondatori ci sono Paolo Cirino Pomicino, Giuseppe Gargani, Erminia Mazzoni, Giuseppe De Mita e Alfonso Andria.
Decisa anche la terna di coordinatori: Stani Lanzotti, Erminia Mazzoni e il sindaco di Terzigno, Francesco Ranieri.
Dopo il 25 settembre, l’auspicio è quello di mettere a disposizione un hub per riunire i moderati e liberali che oggi si riconoscono non solo nel Terzo Polo.
“La prima regola che ci stiamo dando è quella di superare ogni personalismo”, giurano. Sperando di fare centro.