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Dal 16 settembre le sale espositive del Museo ARCOS di Benevento ospiteranno la mostra “Neighborhood” promossa dalla Provincia di Benevento con il supporto di Sannio Europa ed il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee.

La mostra, nel mettere insieme gli artisti di Via Varco, in tempi come quelli che viviamo di “distanziamento sociale”, ci racconta un’esperienza d’arte di vicinato. Eugenio Giliberti, Umberto Manzo, Perino & Vele, Lucio e Peppe Perone, con lavori che in qualche modo sono site e topic specific reinterpretano e conquistano gli spazi di Arcos. Il tema del vicinato, politico o non politico, è affidato per certi versi a una trattazione tutt’altro che diretta. Probabilmente, in una situazione complessa come quella che viviamo, qualsivoglia rivelazione avrebbe rischiato di compromettere ogni possibilità di agire. In mostra, aperta al pubblico fino al prossimo 7 gennaio 2023, le installazioni-sculture di cartapesta (Perino & Vele), di ferro, vetroresina, PVC e Vernice IND (Lucio e Peppe Perone), dipinti con stratificazioni di carta (Manzo), quadri “catastali” (Giliberti) dialogano con gli spazi come fossero cinque personali in grado di evidenziare il carattere e la diversità di artisti che seppur non sono un gruppo lavorano su studi che affacciano tutti nello stesso vicinato. Marco Tonelli nel 2017, in occasione della mostra che gli stessi artisti tennero presso il Villino del Balzo a San Martino Valle Caudina scriveva che “Per certi versi Via Varco è la punta di un iceberg, un concentrato di forze che fa parte integrante di un’ecologia culturale del territorio italiano. Anche se non sembrano esserci condivisioni di stili, materiali e forme nelle opere, né di anagrafe (gli estremi di nascita delle loro biografie vanno dal 1954 al 1975), sarebbe ugualmente improduttivo fare un discorso che consideri gli artisti di Via Varco come mondi separati l’uno dall’altro. Se non esiste un’estetica che rappresenta Via Varco, la compresenza di questi artisti in una piccola porzione di territorio, decentrata rispetto alle consuete rotte del contemporaneo ma centrale per la sua vitalità e originalità, è sintomo di qualcosa di reale e già proiettato al futuro”:

è Neighborhood.

Vicinato è una parola che evoca nelle nostre menti incontri, socialità, discussione. Un percorso, quello di questi 5 artisti, che per quanto non si identifichi in uno stile unico ha portato alla realizzazione di una Koinè artistica, un linguaggio d’incontro, che parla di memoria e di radici, che oppone all’estrema velocità della società un ritorno ai ritmi naturali. Arcos, per questa mostra, si sostituisce agli studi di Via Varco come luogo di questa socialità che ha caratterizzato l’esperienza di questi artisti negli ultimi 10 anni, aprendo però diverse tipologie di discussione, in particolare un rapporto tra uno spazio estremamente connotato come quello del museo beneventano e degli artisti dall’identità molto forte, creando la suggestione di un dialogo tra il tufo degli ambienti espositivi e le opere. Inoltre altro aspetto fondamentale per l’ideazione di questa mostra è la possibilità di Arcos di fornire un dialogo fra antico e contemporaneo, data la presenza all’interno degli spazi della mostra permanente dedicata al culto di Iside. Neighborhood diviene luogo d’incontro, superando l’antica idea di museo tempio per giungere ad un modello di spazio vivo di discussione, un’Agorà non solo per gli artisti ma anche per i visitatori.