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Napoli – E’ stata già ascoltata una volta – dai carabinieri di Gragnano e Castellammare di Stabia, e dagli inquirenti delle due procure coinvolte nelle indagini, quella dei minorenni di Napoli e quella di Torre Annunziata – la fidanzatina di Alessandro, il 13enne di Gragnano (Napoli) precipitato nel vuoto dal balcone di casa lo scorso primo settembre. A lei, secondo quanto emerso dall’analisi del cellulare della giovanissima vittima, Alessandro avrebbe inviato un messaggio, interpretato come un addio. Una morte causata, come emerso dall’autopsia, dalle conseguenze di una caduta dal balcone di casa, inizialmente classificata come un incidente, sulla quale gli investigatori stanno cercando di fare pienamente luce. Nel registro degli indagati, infatti, sono stati iscritti, per l’ipotesi di istigazione al suicidio, sei giovani (due maggiorenni e quattro minorenni) residenti in una frazione di Gragnano, alcuni dei quali imparentati tra loro.