Tempo di lettura: 4 minuti

Buccino (Sa) – È un “si” al dialogo e al confronto con la società Fonderie Pisano quanto emerge dalla missiva a firma del sindaco di Buccino, Pasquale Freda, in risposta al presidente della società Fonderie Pisano & C. S.p.A., circa la richiesta di un incontro avanzata dagli imprenditori Pisano, tra la proprietà delle fonderie e l’Ente di Palazzo di città per illustrare il progetto di delocalizzazione dell’acciaieria dallo stabilimento salernitano di Via dei Greci alla zona industriale di Buccino.

“La nostra posizione di contrarietà resta chiara ma siamo disposti ad ascoltarvi solo in pubblico”- scrive il primo cittadino di Buccino ai Pisano. Una finestra di dialogo tra gli industriali e il territorio quindi, quella che arriva dalla cittadina volceiana dove domenica 9 ottobre, a partire dalle ore 11, presso il centro polifunzionale di Via Tempone a Buccino si svolgerà l’incontro dibattito che vedrà la proprietà e i tecnici della società Pisano illustrare alla cittadinanza e alle associazioni ambientaliste, il progetto di realizzazione di una “Fonderia di ghisa di seconda fusione” da collocarsi nell’ex capannone della fabbrica “Metalli e Derivati” sita nella zona industriale di Buccino.

Una vicenda, quella della delocalizzazione dello stabilimento delle fonderie Pisano nel cratere salernitano, che dal 2018 quando l’allora consiglio comunale di Buccino varò con voto unanime una variante al Piano Urbanistico Comunale, adottando la delibera di trasformazione dell’area industriale volceiana in distretto industriale logistico, artigianale e agroalimentare, è oggetto di controversia giudiziaria davanti al Consiglio di Stato. Sarà infatti il consiglio di Stato, l’organo giudiziario che metterà la parola fine alla battaglia legale tra Fonderie e territorio e che dovrà decretare la decadenza o la validità della variante al Puc approvata nel 2018 e con la quale il Comune cambiò la destinazione d’uso dell’area industriale in distretto agroalimentare. Anni in cui la questione delocalizzazione delle acciaierie a Buccino ha portato migliaia di cittadini dei comuni della Valle del Sele, Tanagro, degli Alburni e del Vallo di Diano, a scendere in campo con una serie di proteste e manifestazioni pacifiche per ribadire la propria contrarietà all’insediamento dell’opificio nel territorio volceiano.

Contrarietà al centro di una battaglia politica e amministrativa capeggiata dagli stessi sindaci del comuni del cratere e della comunità Montana Alto Medio Sele e Tanagro e dalle associazioni ambientaliste, a cui si sono aggiunti decine di sindaci dell’area a sud della provincia di Salerno, che con delibere di consiglio, di giunta e atti di costituzioni in giudizio nel ricorso in Consiglio di Stato promosso dal Comune di Buccino contro le fonderie Pisano, ha votato atti con pareri negativi e contrari per scongiurare l’insediamento delle acciaierie nel territorio volceiano.

Stessa contrarietà che per anni, ha visto l’ex sindaco di Buccino, Nicola Parisi, rifiutare qualsiasi incontro pubblico e privato sul territorio volceiano con i Pisano che avevano, così come fatto qualche giorno fa con la neo amministrazione comunale di Buccino guidata dal sindaco in carica, Pasquale Freda, chiesto di illustrare il progetto del nuovo opificio al governo di Palazzo di città e alla comunità.

Con l’avvicendarsi della neo amministrazione Freda a Palazzo di città però, la tanto attesa richiesta dei Pisano è stata soddisfatta -“Si tratta di nuovo e moderno stabilimento, tecnologicamente avanzato e in linea con le normative ambientali-scrivono i Pisano nella missiva a Palazzo di Città. -Convinti-sottolineano-che si tratta di una opportunità di crescita, non in contrasto con le strategie dell’amministrazione e la tutela del territorio”.
“Giacché sono argomenti che riguardano l’intera collettività-scrive il sindaco Freda nella risposta ai Pisano-si ritiene indispensabile un incontro pubblico e non segreto, affinché possiate illustrarci il vostro progetto e i vostri intenti”.

Il tanto atteso incontro quindi, è stato fissato dal Comune per il 9 ottobre a cui il primo cittadino ha invitato, oltre ai Pisano che dovranno illustrare il progetto del nuovo opificio alla comunità, anche le associazioni di categoria, gli industriali, i comitati ambientalisti, i sindaci della Comunità Montana Alto Medio Sele e Tanagro e i cittadini.