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Napoli – Alessandro, il 13enne di Gragnano morto giovedì e sul cui decesso gli inquirenti indagano per istigazione al suicidio, non mostrava a casa segni di malessere. Lo dice all’ANSA Giulio Pepe, l’avvocato che rappresenta i genitori della giovane vittima. “Alessandro – sottolinea Pepe – era, come è stato più volte ripetuto e scritto in questi giorni, un ragazzo solare, che andava bene a scuola e aveva tanti amici. Adesso i suoi genitori attendono solo il ritorno a casa della salma, per potere riabbracciare il figlio un’ultima volta prima di procedere ad una giusta sepoltura”. Al momento non si conosce ancora la data dell’esame autoptico e quindi non è stato ancora possibile fissare i funerali, in occasione dei quali il sindaco di Gragnano, Nello D’Auria, ha già annunciato un giorno di lutto cittadino.