Salerno – L’area costiera tra Camerota, Marina di Camerota, Centola e Palinuro, nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni è una terra selvaggia dalla natura incontaminata con coste frastagliate, grotte preistoriche, calette dalle acque cristalline, torri di avvistamento e borghi arroccati, dove il mito di Palinuro, nocchiero di Enea, e la leggenda della ninfa Kamaratòn, si intrecciano a storia e tradizione. Le spiagge sabbiose sono l’habitat ideale per le tartarughe Caretta Caretta, dove tornano sempre a nidificare, l’Area Marina Protetta della Costa degli Infreschi ha caratteristiche ambientali uniche di grande valore biologico ed ecologico.
Una suggestiva passeggiata tra il blu del mare e il verde della macchia mediterranea, che ospita l’originale fiore Primula Palinuri e i tramonti infuocati sul mare ci ammalieranno, così come fecero con gli antichi naviganti greci che qui trovarono dimora. Una terra antica dove i borghi conservano le originali caratteristiche con stretti vicoletti e case in pietra, abitati da centenari custodi di tradizioni e comunità resilienti che si prendono cura dei luoghi. Le giornate scorrono lente, in compagnia del silenzio, di notte il cielo è un tappeto di stelle. Ogni attività segue il naturale corso delle stagioni lasciando alla natura il proprio spazio. Molti giovani abitanti, oggi, partono alla ricerca di qualcosa che è altrove ma, nel cuore e nella mente, resta forte quel senso di comunità e il richiamo dell’habitat ideale. In comune con chi resta hanno forte il desiderio di tutelare, valorizzare, e far conoscere il territorio. Durante la tappa si cercherà di trasmettere ad ogni abitante, di passaggio o stabile, l’essenza di questi luoghi.
La tappa Cilento e la Costa – da Marina di Camerota a Palinuro condurrà i visitatori alla scoperta degli angoli più suggestivi e caratteristici del territorio. Due giorni ricchi di attività esperienziali in connessione con la natura. Saranno proprio gli abitanti del posto, giovani, storici, custodi di tradizioni, guide naturalistiche ad accompagnare quanti vorranno partecipare ad un viaggio che rivelerà l’essenza dei luoghi e delle comunità che li abitano.
Nel territorio della tappa tante sono le esperienze da poter vivere, le potenzialità da valorizzare e le realtà che si riconoscono nei valori e nell’obiettivo del Festival IT.A.CÀ: un grande laboratorio in cui ha luogo una sperimentazione a più voci su come procedere verso uno sviluppo sostenibile.
«Per questa Prima Edizione abbiamo scelto di proporre un piccolo gruppo di eventi, alla scoperta di alcune delle realtà locali. Invitiamo quanti interessati ad organizzare la prossima Tappa ad unirsi a noi in questo viaggio aperto, inclusivo e creativo».