Benevento – La seconda vittoria consecutiva del Benevento suona come una promozione per il calciomercato. Il gol del due a zero, quello che ha chiuso di fatto la partita, è l’esaltazione del subentrante. Simy, in campo da sei minuti, verticalizza per Masciangelo che vede l’inserimento di Koutsoupias a centro area. L’esterno mancino e il greco avevano sostituito Foulon e Karic da soli 30 secondi ed erano al loro primo tocco. Una giocata vincente quanto utile perché rende tutti, nel concreto, delle pedine potenzialmente determinanti.
Non è stata una bella partita quella del Penzo. Molto fisica, troppo spezzettata, farcita di errori tecnici, alcuni da matita blu. E’ da uno di questi che è nato il gol di La Gumina, abile a farsi trovare pronto dopo una prima frazione avara di palloni giocabili per lui e per il compagno di reparto. Forte in realtà una chance per colpire l’aveva anche avuta, sbagliando però da pochi metri la girata e rendendo semplice il compito a Joronen. Non ha azzannato, lo squalo, ma nulla da dire su sacrificio e sudore. E’ anche grazie al suo contributo in fase difensiva che il Benevento ha potuto confermarsi solido. Acampora ha fatto il suo adattandosi nel ruolo di play, Karic e Tello lo hanno supportato con compiti differenti. Lo svedese ha spezzato il gioco e ha provato la conclusione, il colombiano – alternando ottimi spunti a turbolenti abbagli – si è rivelato prezioso nel dialogo con Foulon e Masciangelo, aprendo praterie soprattutto al belga.
Ottimo l’ingresso di Simy, il cui andare dinoccolato ormai non inganna più. A un passo inelegante abbina l’invidiabile chiarezza di idee. Legge il gioco, serve i compagni con le giuste misure e dà modo alla squadra non solo di risalire, ma di rendersi anche pericolosa. Ha ben figurato sia nei dieci minuti al fianco di Forte che nei restanti nove (più recupero) da spalla di Ciano. In attesa di test ben più probanti, promosso anche Veseli, cosa per nulla scontata in un debutto e quando si cambia qualcosa in difesa. I pericoli sono sempre dietro l’angolo.
Gongola Fabio Caserta, che ha un volto decisamente rilassato. Sembra un’altra persona rispetto a meno di un mese fa, quando la tempesta pareva potesse risucchiarlo. E’ stato a un passo dall’esonero ma ora sfoglia la margherita, fa i conti con problemi d’abbondanza e valuta scommesse affascinanti. Una su tutte quella sul polacco Kubica, a cui ha concesso una decina di minuti in Laguna per avviare il rodaggio nel nuovo campionato. Il calendario intanto dice che sabato al Vigorito arriverà il Cagliari di Lapadula, ex figliol prodigo, croce e delizia della passata stagione. Un altro test da superare con coraggio e consapevolezza.