di Valentina Scognamiglio
In una piovosa giornata di fine agosto, in occasione della quinta serata di Città Spettacolo, i pochi spettatori del maestoso Teatro Romano hanno assistito ad un crudo omaggio a Pier Paolo Pasolini. Con la regia di Francesco Saponaro, Anna Bonaiuto ha letto Porno-Teo-Kolossal una delle opere incompiute del noto autore italiano.
Un Re Magio e il suo servo si mettono in cammino per raggiungere Gesù. Seguendo la stella Cometa giungono dapprima a Sodoma ovvero Roma, poi a Gomorra cioè Milano e infine a Numanzia. Durante questo viaggio gli capiteranno mille disavventure ma riusciranno ugualmente a raggiungere il luogo in cui è nato Gesù. Ma una sorpresa li attende, il Messia è nato ha trascorso la sua vita ed infine è morto fondando una religione a sua volta finita. Il Re Magio arrivato inutilmente sul luogo muore. In punto di morte il servo si svela come un angelo che prenderà per mano il Re Magio e lo accompagnerà in paradiso, ma sorpresa, il paradiso non c’è.
Uno spettacolo di nicchia tratto da un’opera che avrebbe dovuto rappresentare tre diversi tipi di utopia, tutte destinate a fallire.
Uno spettacolo che ha voluto rendere omaggio a uno scrittore e regista così tanto discusso come fu Pasolini raccontando anche della sua morte e dello scontro con Warhol che non conobbe mai personalmente ma che accusò di mancanza di dialettica rivoluzionaria.
Uno spettacolo che solo gli amanti di Pasolini possono apprezzare a pieno messo in scena nella cornice di Città Spettacolo che da sempre ha avuto un occhio di riguardo verso tutte le opere teatrali.