Tempo di lettura: 3 minuti

Benevento – Solo poche ore prima aveva visitato il Parlamento Europeo di Strasburgo insieme alla delegazione italiana di Alumni. Enza Cappabianca, ventenne di Benevento, è andata incontro a un tragico destino perdendo la vita sulle strade svizzere di Gnosca, comune del territorio di Bellinzona, nel Canton Ticino. Le ore di angoscia e dolore vissute dai familiari e dagli amici di Enza, che si è distinta  trovano respiro nel messaggio scritto dalla sorella Paola. Parole che lasciano il segno e che descrivono tutto ciò che porta con sé una notizia impossibile da accettare. 

“Nella mia testa riecheggia quella voce fredda al telefono: “Enza Cappabianca nata il 23 agosto del 2002, ci duole informarvi che è deceduta”. 
Esattamente una settimana fa abbiamo compiuto 20 anni e io non vedevo l’ora di poter festeggiare questo importante traguardo con te.
In soli 20 anni hai realizzato tantissimi progetti, avevi mille idee e hai sempre saputo gestire qualsiasi tipo di situazione, eri poliedrica o come dicevi tu “multitasking”.
Sei stata una persona buona, sincera, divertente, empatica, professionale, per te nessuno doveva restare indietro e nessuno doveva sentirsi escluso.
Io e te siamo cresciute insieme ma abbiamo sviluppato personalità distinte e uniche tra di loro; fin dalla prima elementare abbiamo frequentato sezioni diverse e grazie a questa scelta dei nostri genitori abbiamo conosciuto tantissime persone fantastiche, poiché ogni mio amico era anche tuo e viceversa. Il problema della solitudine non si poteva mai porre: a parte tutti i nostri amici, io avevo te e tu avevi me.
Sei sempre stata l’unica certezza che la vita mi ha donato. Tu studiavi a Benevento e io a Napoli, seppur stanca la sera mi aspettavi alla stessa fermata dell’autobus alla solita ora, e io continuerò ad aspettare che tu torni da questo lungo e purtroppo doloroso viaggio.
Oggi mi guardo allo specchio, e vedo il tuo viso, i tuoi occhi, il tuo naso, l’unica cosa che mi manca sono i tuoi bellissimi ricci rossi.
Continuerò a vivere per entrambe, realizzerò i tuoi sogni e i tuoi desideri, diffonderò la tua storia ovunque affinché qualcuno possa vederti come ti vedo io, un vero exemplum.
Oggi è strano per me pensare di non poter condividere più nulla con te: abbiamo detto insieme le nostre parole, i nostri primi passi, le nostre passeggiate alle 5 di mattina, i nostri giri in macchina la sera, ogni mia abitudine quotidiana è sempre stata svolta in funzione di te.
Ti amo Enza e non smetterò mai di farlo perché il nostro legame rimarrà indissolubile.
Ti lascio una poesia che descrive il nostro rapporto:
“Il più bello dei mari è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti.
E quello che vorrei dirti di più bello non te l’ho ancora detto”.”.