Benevento – Doveva essere un lunedì di gioia per la prima vittoria in campionato ma il giorno successivo al trionfo sul Frosinone è condito da una nota polemica non trascurabile. La Curva Sud, prima con un post telegrafico e successivamente con una nota dai toni forti, si è scagliata contro il difensore Federico Barba, oggetto da inizio estate di voci di mercato mai concretizzate. Il giocatore, secondo gli esponenti del tifo organizzato, oltre ad aver rinunciato a salutare la Curva dopo il match di ieri sera avrebbe parlato male in più circostanze di “tutto il contesto”. Di seguito la nota, accompagnata da uno striscione esposto all’esterno dello stadio Ciro Vigorito:
“Nei giorni scorsi abbiamo appreso, da fonti certe, della precisa volontà del calciatore Federico Barba di lasciare Benevento calcio, fin qui nulla di anormale anche se è utile ribadire che lo stesso calciatore è stato accolto come un sannita d’adozione, la società ha creduto in lui come punto fermo di un progetto a lungo termine, la tifoseria non ha mai mostrato segni di insofferenza nonostante campionati finiti con tanti goal subiti e retrocessione annessa.
Il punto è che ad oggi il tesserato, non vedendo accontentate le proprie richieste, si sta comportando in modo sbagliato nei confronti della tifoseria e della nostra città parlando male a più riprese di tutto il contesto. Ieri come qualcuno ha potuto notare il calciatore a fine partita non è venuto con il resto della squadra sotto la curva a salutare. Noi vogliamo che questi problemi vengano risolti tempestivamente proprio perchè conosciamo molto bene come potrebbero sfociare dinamiche simili accadute già negli anni scorsi (caso Schiattarella-Insigne , caso Lapadula, ecc. ) non vogliamo problemi all’interno dello spogliatoio che possono condizionare e minare il rendimento della squadra nel corso della stagione come successo già in passato. Chi non vuole più indossare i nostri colori deve andarsene. Ci teniamo a sottolineare che il tutto non è frutto della fantasia ma proviene da fonti più che attendibili che hanno intercettato e fatto emergere questa problematica”.