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NAPOLI – Più che un giro di valzer, una vera e propria tarantella. La composizione delle liste dei candidati per le prossime elezioni politiche del 25 settembre si sta dimostrando sempre più un incastro difficile da comporsi, anche quando mancano meno di 48 ore alla loro presentazione ufficiale.

Ha del clamoroso quella di Enzo Amendola: il sottosegretario agli affari europei (protagonista della trattativa in sede Ue che ha portato 209 miliardi di euro all’Italia) prima è stato clamorosamente declassato dal Partito Democratico al terzo posto per la corsa al Senato nella città di Napoli.

Poi, nel pomeriggio di oggi, ripescato come capolista alla Camera in Basilicata.

Lì, infatti, Raffaele La Regina, uno dei 4 under 35 su cui aveva puntato il segretario Enrico Letta, è stato costretto alla rinuncia per via di alcuni tweet antisionisti scritti in passato ma venuti a galla in queste ore grazie a uno scoop de Il Giornale.

Lungo l’asse Napoli-Potenza, quindi, almeno in questo momento, ci si ritrova nella paradossale situazione di avere nel capoluogo partenopeo capolista alla Camera il lucano Roberto Speranza e in Basilicata capolista un napoletano come Amendola.

Solo uno dei tanti esempi di schizofrenia di questa legge elettorale.

Ma tant’è: con un tweet scritto pochi minuti fa, Enzo Amendola ha già accettato il nuovo posto in lista: “Come sempre – ha scritto – la mia candidatura è al servizio della nostra comunità”.