Forti tensioni, la scorsa notte, al Carcere di Santa Maria Capua Vetere. Secondo quanto rende noto Emilio Fattorello, segretario nazionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe) “un corposo numero di detenuti ha tentato di aggredire e linciare un altro ristretto, straniero e con problemi psichiatrici, e si sono introdotti nel terzo piano del Reparto Tevere, distruggendo tutto quello che trovavano. I detenuti si sono scagliati anche contro i poliziotti penitenziari, lanciando loro contro bottiglie con dentro ghiaccio che, lanciate dalle finestre, hanno lesionato anche la carrozzeria di alcune auto di servizio”.
“Nonostante la presenza sul posto dei magistrati, la rivolta è proseguita e le conseguenze sono state devastanti – sottolinea il segretario – Cosa ancora più grave, che il Sappe denuncia da tempo, è l’inadeguatezza organizzativa ed operativa del Comandante di Reparto: pensate che, nonostante le disposizioni dicono che debba essere garantita la presenza in alternanza al direttore, sono assenti entrambi!”.
“Ormai si tratta di una sezione inagibile sotto ogni profilo, chiediamo un sopralluogo tecnico da parte del Prap e una visita ispettiva da parte dell’Asl per valutare l’idoneità del terzo piano della Sezione Tevere, sotto il profilo dell’igiene e della sicurezza dei luoghi di lavoro”, spiega Fattorello. Per Donato Capece, segretario generale del Sappe “i gravi episodi avvenuti nel carcere sammaritano, che non hanno avuto un tragico epilogo grazie all’attenzione ed alla prontezza del personale di Polizia penitenziaria, riporta drammaticamente d’attualità la grave situazione penitenziaria”.