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Salerno – Rispedisce al mittente le contestazioni dell’Anac sulla scorrettezza di alcuni appalti il presidente della Provincia che ha illustrato oggi alla stampa i punti salienti della relazione con la quale i dirigenti Ranesi e Lizio, titolari dei settori di viabilità il primo ed edilizia scolastica il secondo, hanno smontato punto per punto le contestazioni dell’anti corruzione. In modo particolare il presidente Strianese ha contestato l’accusa di eccessiva parcellizzazione degli appalti e gli affidamenti diretti perché sia nelle scuole che sulle strade questi hanno consentito interventi più rapidi e soprattutto più omogenei in tutto l’estero territorio provinciale che è di cinquemila metri quadrati (con popolazione maggiore di cinque regioni).

Alcune delle contestazioni riguardano l’operato di Palazzo Sant’Agostino durante il periodo Covid. Strianese ha ricordato che è stato ritenuto preferibile suddividere in otto aree il territorio provinciale per tempi e efficacia per assicurare a tutte le zone. “Il nostro è stato un metodo per assicurare a tutti gli studenti pari opportunità ed adeguamento – ha detto Strianese – altro che artificiosa parcellizzazioni degli interventi. La provincia contesta anche criterio di economicità perché su un territorio così vasto non avrebbe potuto contare su un’unica impresa“.

Lizio nella sua relazione ha definito assolutamente conformi gli appalti con il principio degli inviti. E il presidente Strianese ha ricordato di aver annullato tutti gli albi precedenti e favorito il rinnovo delle iscrizioni: “inostri albi sono sempre aperti” contestando anche la nota dell’Anac sul mancato principio di rotazione. Ed anche sulla viabilità, il presidente della Provincia di Salerno ha contestato la critica di mancata programmazione degli interventi.

Strianese ricorda la riforma province e il pre-dissesto finanziario “non c’era una lira dallo stato che finanziava manutenzione”. Da quando sono arrivati i finanziamenti, ha aggiunto Strianese, gli affidamenti diretti sono man mano di minuti ma in una provincia flagellata dal rischio idrogeologico non è sempre facile programmare e non intervenire d’urgenza e, a conferma, Strianese ha mostrato le foto giunte da alcuni sindaci le cui strade sono state danneggiate. E poi critiche ad espressioni usate dalle contestazioni di Anac come “appare”, “lascia il dubbio”. “Le irregolarità o ci sono o non ci sono” – ha concluso Strianese – “ed io anche se si tratta di atti dirigenziali e non politici sono pronto a garantire sulla correttezza di questo ente”.