La Procura di Napoli Nord ha aperto un’indagine per far luce su un episodio avvenuto giovedì scorso a Frattamaggiore, nel Napoletano, che ha visto come protagonista un commerciante cinese, il 22enne Chen Chaolao, nato e cresciuto in Italia, che ha denunciato di essere stato apostrofato – secondo quanto sostiene – con epiteti razzisti da parte degli agenti della Polizia di Stato che lo hanno sottoposto a controllo, e ha postato poi sui social un video – divenuto virale in queste ore – del suo negozio con i momenti in cui gli agenti lo hanno controllato.
Differente la versione della Questura di Napoli, secondo cui il commerciante, durante le fasi di identificazione, si sarebbe rifiutato più volte di fornire le proprie generalità tanto da essere accompagnato negli uffici dove è stato identificato per poi essere denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. L’intervento della Polizia si era reso necessario in seguito alla chiamata di una cliente che era nel negozio di Chen. Dal video di circa sei minuti, si notano i poliziotti che prima si avvicinando a Chen chiedendogli i documenti; in quel momento la discussione si mantiene nei limiti della civiltà, poi degenera dopo che il cinese ammette di non aver con sé i documenti.
Si vedono quindi gli agenti che lo sollevano di peso lo mettono in macchina. Sui social il cinese spiega che uno dei poliziotti gli avrebbe detto che “gli italiani possono girare senza documenti, mentre gli stranieri no”, mentre in Commissariato sarebbe stato insultato. Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, che ha provato a contattare il 22enne cinese. “Il ragazzo nelle ultime 48 ore non ha risposto ai nostri messaggi – afferma Borrelli – mentre risulta aperta una inchiesta dalla Procura di Napoli Nord sulle accuse fatte sui social dal giovane cinese e sulla versione dei poliziotti. Noi continueremo a seguire la vicenda con la massima attenzione e chiediamo alla Procura di chiarire la vicenda con la massima celerità”.