Ceppaloni (Bn)- “Le vie di Dio sono misteriose e anche oscure. Noi non siamo padroni della nostra vita”. Così l’arcivescovo metropolita di Benevento Felice Accrocca nel corso dell’omelia funebre per il parroco don Robert, scomparso d’improvviso ieri, ha ammonito i fedeli commossi presenti nella chiesa di San Giovanni Battista a San Giovanni di Ceppaloni sulla fragilità dell’essere umano e sull’insegnamento della fede cristiana nel rimettersi interamente alla bontà di Dio.
Un temporale ha impedito la celebrazione della messa funebre sul sagrato, proprio mentre si avvicinava l’ora fissata per il rito funebre, ma la comunità di San Giovanni ha egualmente partecipato alla cerimonia religiosa trasferitasi d’urgenza all’ interno della Chiesa. Erano presenti: il sindaco di Ceppaloni Ettore De Blasio con la fascia tricolore, gli ex sindaci della cittadina Claudio Cataudo e Clemente Mastella, la senatrice Sandra Lonardo, il presidente dell’Asi Luigi Barone e il presidente regionale dell’Acli Filiberto Parente.
Mons Accrocca, che prima del momento del riconoscimento dei peccati ha ammesso che spesso la vita è incomprensibile come nella morte fulminea del parroco di San Giovanni Battista, ha ricordato nell’Omelia: “Proprio un mese fa io ero qui in questa chiesa per festeggiare i 25 anni di sacerdozio di Don Robert. Tutti noi facciamo programmi, immaginiamo il nostro futuro, ma in realtà noi non siano siamo i padroni della nostra vita. Davanti a Dio non contano le nostre cariche istituzionali, i nostri successi, le nostre ricchezze, a Dio interessa soltanto che noi abbiamo ricambiato il suo amore con l amore verso il prossimo”.
L’Arcivescovo ha quindi voluto rimarcare le qualità umane del parroco scomparso: “il suo pregio era la bontà il sorriso e la carità. Don Robert era una persona umile, mai altezzosa. Possa Dio accoglierlo tra le sue braccia. Sono certo che da lassù don Robert continua a pregare per tutti noi. Lui ha amato questa comunità”.