Non c’è solo il termometro metereologico a registrare un clima rovente all’interno del consiglio comunale di Salerno. Nella seduta iniziata questa mattina alle 10 soltanto i due minuti di raccoglimento per commemorare due recenti lutti, tra i quali la scomparsa dell’ex consigliere comunale Gaetano De Simone, avviene in un clima di calma apparente.
L’atmosfera è infatti già surriscaldata da un ordine del giorno che fa presagire tempi e temi troppo importanti per essere discussi in un’unica seduta. La manovra di bilancio, il piano di alienazione, l’approvazione del Puc e la nomina delle figure di ispettori ambientali tra gli ordini del giorno. Ma prima ancora di entrare nel merito della discussione, ci sono due “questioni-bomba” pronte ad esplodere. Alcuni consiglieri tra i quali Horace Di Carlo si accorgono che non è stato, come invece promesso, incluso l’emendamento sui parcheggi di Corso Garibaldi senza il quale si rischia un contenzioso con l’impresa Russo.
La rabbia ha preso il sopravvento sul consigliere dal temperamento vivace che pare sia stato fermato da Paki Memoli per evitare un’aggressione al sindaco stesso. Ma mentre Di Carlo si aggira nei corridoi nel tentativo di calmarsi, nell’aula del consiglio esplode un’altra violenta discussione tra il consigliere comunale Antonio Cammarota, presidente della commissione trasparenza e l’assessore alle attività produttive Alessandro Ferrara. In questo caso la discussione violenta avviene sotto gli occhi di tutti. Al centro del contendere la variante sulla destinazione d’uso dell’area che ospitava il centro commerciale La Fabbrica ora assegnata al settore della logistica ( dovrebbe diventare piattaforma Amazon). Per Cammarota la manovra, che per la precedente variazione che aveva destinato l’area al settore commerciale era invece stata oggetto di diversi confronti e conferenze sta avvenendo in maniera nascosta, ma l’assessore Ferrara rispedisce le accuse al mittente. Ne nasce una violenta discussione e siamo solo alla prima ora del consiglio comunale.