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Costumi, usi e abusi di uno dei social più in voga non solo tra le giovani generazioni. Un viaggio in compagnia di alcuni dei personaggi che fanno maggiore tendenza, nel bene e nel male.

Tutto questo è ”T’aggio visto ‘ncopp a Tik Tok”, il corto nato da un’idea di Gaetano Cuomo e Giovanni De Liguori che verrà presentato e proiettato fuori concorso in anteprima assoluta mercoledì 27 luglio al Faito Doc Festival, la rassegna internazionale che quest’anno raggiunge il traguardo delle quindici edizioni, in programma fino al 27 luglio a Vico Equense (Napoli) e la cui direzione artistica è curata da Nathalie Rossetti e Turi Finocchiaro.

”T’aggio visto ‘ncopp a Tik Tok” in poco meno di dieci minuti permette di fare una veloce, divertente e puntuale panoramica tra alcuni dei video dei tiktoker campani più in voga: dalla ”star” Rita De Crescenzo ad Armando Cobucci Sparadais (di Paestum); da Wonderpiera, famosa per il remake in dialetto napoletano di ”I feel good” di James Brown ad Emilio Borrelli, Sandokan di Acerra; dalla pornostar di Pompei Valentina Nappi al cantante Gigione fino al comico Francesco Paolantoni, che ritiene che il ”corsivo” – lo slang nato a Milano e reso famoso da Elisa Esposito – si parla da molto più tempo a Pozzuoli. E ancora: pseudo camorristi che emulano, ma si potrebbe dire ”scimmiottano”, i personaggi di Gomorra fino a perfetti sconosciuti che si lanciano in balletti, raccontano barzellette, illustrano i loro pensieri alla ricerca di una popolarità che forse non arriverà mai. ‘In the future everyone will be world-famous for 15 minutes: la profezia di Andy Warhol – afferma Giovanni De Liguori – trova la sua più diretta e feroce realizzazione con i video di TikTok, che regalano fama e notorietà ai suoi più audaci protagonisti. Con tutto ciò che ne consegue: follower, sponsor, invidia, minacce, critiche (queste ultime prontamente ribattute, sempre a mezzo TikTok). Al di là del folclore e delle spesso amare risate, ciò che ne viene fuori è probabilmente la fotografia più reale ed impietosa di una gran parte del Paese reale”. ”È da più di un anno che seguiamo ogni giorno i video made in Naples – gli fa eco Gaetano Cuomo – e ci siamo imbattuti in contenuti a volte interessanti, altre volte trash. Ci piace concludere dicendo che tutto sommato però i napoletani anche su TikTok irrompono con la loro innata creatività”. ”Il Faito Doc Festival è il luogo della ‘sperimentazione creativa’, dell’immaginazione che trova una forma sullo schermo. Dove i sogni diventano possibili quando si cammina in molti e in empatia con gli altri e con la natura”, concludono gli organizzatori della rassegna.