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Benevento – Dal Niño a Nino. L’attacco del Benevento potrebbe presto cambiare pelle. La Strega è pronta a salutare Gianluca Lapadula, facendo posto all’arrivo nel Sannio di Antonino La Gumina. Due operazioni legate tra di loro, perché senza l’uscita dell’italo-peruviano sarà impossibile pensare di tesserare un nuovo attaccante che possa supportare Francesco Forte, titolare indiscusso del Benevento 2.0 targato Fabio Caserta.

Dovrà muovere un passo alla volta Pasquale Foggia per portare a termine le trattative di mercato. Il primo fondamentale tassello, come detto, sarà salutare il giocatore della Blanquirroja. A un anno dalla scadenza naturale del contratto e dopo i dissidi consumatisi nella seconda parte della scorsa stagione, l’addio di Lapadula appare ormai vicino. Il Cagliari resta la società più attiva, spinta dalla richiesta e dalla volontà di Fabio Liverani di riabbracciare il calciatore dopo l’esperienza di Lecce. Se domanda e offerta si sono avvicinate, permettendo alle due società di intravedere una possibile fumata bianca, resta da definire l’accordo tra Lapadula e il club del presidente Giulini. Il milione e 700mila euro percepito nel Sannio rimane un ostacolo di non poco conto e, in questo senso, un passo decisivo dovrà muoverlo proprio il giocatore.

Definita la cessione del Niño delle Ande, Foggia potrà affondare il colpo su un nuovo attaccante da regalare a Fabio Caserta. Nelle ultime ore ha preso consistenza l’idea di puntare su Antonino La Gumina, reduce da un campionato di serie B disputato con la maglia del Como ma di proprietà della Sampdoria. Il 26enne palermitano è destinato a lasciare nuovamente Genova e questa volta potrebbe farlo a titolo definitivo, soluzione gradita alla Strega che non intende valorizzare calciatori per altre squadre, vedendoseli poi sfuggire di mano (Vogliacco docet). Lo scorso anno, La Gumina ha collezionato 34 presenze con i lariani, mettendo a segno 9 nove reti e contribuendo alla stagione tranquilla vissuta dalla formazione guidata da Giacomo Gattuso. Adesso Nino potrebbe tornare a giocare al Sud a distanza di cinque stagioni e ad attenderlo potrebbe esserci l’eredità del Niño.