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Benevento – Solo giocatori di proprietà, possibilmente giovani da valorizzare. Il Benevento ha cambiato rotta rispetto al mercato estivo del 2021, quandoi vari Elia, Calò e Vogliacco giunsero nel Sannio con formule che non avrebbero poi garantito alla Strega la certezza di confermarli. Tra le pedine arrivate in prestito un anno fa, solo il portiere Alberto Paleari, su cui il direttore sportivo Pasquale Foggia si era assicurato l’esercitazione del diritto di riscatto, è rimasto alla base. 

Particolare la situazione di Vogliacco, che era riuscito a conquistare sempre più spazio sgomitando tra due ‘mostri sacri’ come Glik e Barba. Il centrale di Acquaviva delle Fonti si era dimostrato in grado di scalare le gerarchie mostrando sempre più sicurezza e rivelandosi un elemento affidabile. Trenta presenze tra regular season, coppa Italia e play off, score che aveva convinto il Benevento a un investimento che non ha però potuto compiere. Il Genoa, proprietario del cartellino, nel frattempo è sceso in B e non ha avuto alcuna intenzione di privarsene gelando la Strega

Una lezione che Vigorito e Foggia hanno deciso di apprendere in fretta. Non c’è più alcuna intenzione di valorizzare calciatori altrui per non trarne benefici diretti. E’ in quest’ottica che si è mossa la dirigenza al tavolo delle trattative. Nessun prestito secco, rinuncia totale anche alla formula che aveva già portato Elia in giallorosso (diritto di riscatto ma anche di controriscatto in favore dell’Atalanta), solo investimenti su calciatori di proprietà. Si muovono nella direzione tracciata gli ingaggi di Karic, Koutsoupias ed El Kaouakibi, così come si è reso inevitabile l’abbandono – tra le altre – delle piste Elia (no secco al rinnovo dell’accordo con l’Atalanta) e Pierozzi, che la Fiorentina avrebbe voluto cedere solo a titolo temporaneo. Evitare un nuovo ‘caso Vogliacco’ è stata la priorità di questi primi 21 giorni di mercato. Il Benevento del futuro sarà qualcosa di diverso.