“Finalmente registriamo un provvedimento concreto da parte del governo per cercare di gestire la profonda crisi nella quale si trovano da tempo il mondo della pesca e l’intera filiera produttiva ittica, in Campania come nel resto del Paese”.
A sostenerlo è Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale di Unci Agroalimentare, dopo la pubblicazione del decreto direttoriale del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, che apre i termini di presentazione delle domande di sostegno per gli operatori del settore. “Non è che un primo passo – ha proseguito il dirigente dell’associazione di categoria della cooperazione – per dare risposte ad una situazione che abbiamo posto sempre, con senso di responsabilità e spirito propositivo, all’attenzione delle istituzioni, per salvaguardare un importante comparto economico e migliaia di lavoratori che stanno resistendo con grande dignità e coraggio ai numerosi problemi che si sono determinati, a causa delle fragilità strutturali del settore e successivamente per gli effetti dell’emergenza Covid e del conflitto in Ucraina, che ha notevolmente incrementato i costi del gasolio e le spese delle attività di pesca, colpendo duramente soprattutto le imprese di piccole dimensioni e a conduzione familiare”. Sono, quindi, state accolte con soddisfazione le novità: l’apertura dei termini di presentazione delle istanze per i sostegni economici, a valere sul fondo di 20 miioni di euro, già stanziati per lo sviluppo delle filiera della pesca e dell’acquacoltura”.