NAPOLI – Avere un termovalorizzatore può fare tutta la differenza del mondo. E anche il Movimento 5 Stelle (che su questo punto ha aperto la crisi di Governo) dovrebbero saperlo.
Qui Napoli: la città-laboratorio della grande alleanza Partito Democratico-grillini.
Qui, a sentire Paolo Mancuso, assessore all’igiene urbana nonché presidente provinciale del Pd, coi 5 Stelle si va d’amore e d’accordo nella giunta del sindaco Gaetano Manfredi perché, a differenza di Roma (casus belli nazionale), qui, per grazie di Dio, il termovalorizzatore già c’è.
“E non si tocca! – sorride Mancuso, appena sceso dal palco della Festa dell’Unità del Pd Napoli – Ora, qui a Napoli, accanto al termovalorizzatore di Acerra, abbiamo la necessità di costruire altri tipi di impianti per chiudere il ciclo dei rifiuti e avere una città finalmente pulita. Si tratta di quello per il compostaggio dei rifiuti organici. Ma questi qui, a parte che li raccomanda l’Unione Europea e non sono impattanti sul territorio, sono accettati anche dai 5 Stelle, a parte qualche caso isolato”.
E insomma: un bel sospiro di sollievo. Tanto che alla Festa del Pd tutti gli assessori dem, mentre altrove brucia, parlano ancora di “campo largo”.
Possibile? Di certo, Mancuso ci conta anche per essere affiancato nell’opera di convincimento dei cittadini di Ponticelli che il biodigestore porterà solo vantaggi al quartiere.
“Proprio ieri sono stato lì, per la terza volta. E devo dire che anche i residenti stanno convenendo che è un impianto utile quello che sorgerà in via De Roberto. In cambio, chiedono solo due cose che noi, come amministrazione, già ci siamo impegnati a realizzare: un incremento sostanziale della raccolta porta a porta e il secondo impianto di compostaggio che, con i fondi del Pnrr, abbiamo già progettato nella zona di San Pietro a Patierno”.
In tutto, l’assessore spiega che saranno investiti (anche grazie alla Regione) 10 milioni di euro, 6 dei quali per avere macchinari nuovi, il resto per avere nell’organico Asìa 240 addetti al porta a porta e per avviare una campagna di sensibilizzazione e di “mediazione territoriale”: così la chiama.
“L’obiettivo è di portare la differenziata di quel quartiere dal 20 al 52%, il che farebbe elevare quella complessiva della città a un passo dal 40%”.
E quindi: per Mancuso, un assessore fortunato, anche così funziona la formula dell’alleanza coi 5 Stelle. Al 100%.