Napoli – “Le indagini sull’omicidio di Ammaturo saranno riaperte non appena saranno determinate nuove condizioni“. Lo ha detto Giovanni Melillo, procuratore nazionale antimafia nel suo intervento al Premio Ammaturo consegnato oggi a Napoli a 40 anni dall’omicidio del dirigente della squadra mobile di Napoli e dell’agente Pasquale Paola da parte delle Brigate Rosse. Melillo riferendosi, senza nominarlo, a Renato Cinquegranella ha detto: “E’ possibile riaprirle – ha detto Melillo – perché sono ancora vive le persone che sanno cosa accadde, a cominciare dal camorrista latitante dal 2002 evaso per la seconda volta, per un permesso concesso dalla magistratura di sorveglianza. Era evaso già nel 1989, condannato per un terribile omicidio. Riarrestato, dopo 10 anni poté richiedere il beneficio e in occasione del quarto permesso evase, da allora è latitante. La ricerca dei latitanti è in corso, e anche lui sarà chiamato spero presto a misurarsi con la responsabilità di aver accolto il commando delle Br in fuga, dato rifugio e protezione a uomini delle Br in fuga“.
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Indagini omicidio Ammaturo, la promessa di Melillo: “Se riaperte, prendiamo latitante”
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